I responsabili dei sodalizi sono stati informati della complicata manovra, decisa in sede di Comitato di Coordinamento, per reperire i 270 mila euro mancanti al Fondo promozione; mancanza dovuta alle novità nell’ assegnazione dei fondi da parte della Regione Friuli-Venezia Giulia e del Bando UPT.
Come spiegato da , presidente dell’esecutivo minoritario e titolare del settore Coordinamento CI “Era doveroso illustrare alle Comunità la complessa operazione di recupero dei finanziamenti necessari alla loro sopravvivenza, un recupero che però è andato a danneggiare le scuole rimaste senza i finaziamenti per il Miglioramento formativo nelle scuole, ma anche le recenti modifiche della Convenzione con il MAE che hanno permesso all’ UI di erogare una parte del Fondo promozione attingendo dal proprio Fondo di riserva bancario.”
Nel lungo e articolato dibattito si è toccata anche la crisi che interessa l’Università Popolare di Trieste.
“Le Comunità sono preoccupate e sinceramente sono preoccupato anch’io perché oggi abbiamo avuto modo di leggere un altro articolo che parla di un deficit molto più alto di quello iniziale”.
Per quanto riguarda i rapporti UI-UPT invece?
È stata una discussione molto costruttiva; sia il presidente, Tremul sia io abbiamo fatto presente che siamo in contatto continuo con Trieste e ci siamo messi a disposizione per avviare un dialogo propositivo ed ottimale con il nostro partner storico.”
Le CI auspicano maggiori competenze e maggiore autonomia
Si in effetti c’ è questo desiderio espresso da diversi sodalizi di dare alla CNI più autonomia perché è ovvio quanto siamo maturati in quest’ ultimo periodo. L’ Unione Italiana e le Comunità degli Italiani hanno dimostrato di saper gestire bene le proprie risorse ed i propri problemi. Da qui l’auspicio di alcuni sodalizi di assegnare all’ UI una maggiore autonomia nella gestione dei finanziamenti.” (lpa)