Primo confronto dei tre candidati dopo quello avvenuto durante la trasmissione di Radio Capodistria, il vaso di Pandora, nella quale Felice Žiža per impegni lavorativi è intervenuto telefonicamente. Žiža ricordiamolo ha optato per una campagna elettorale individuale, nel corso della quale è intervenuto da solo nelle presentazioni del suo programma, mentre Tremul e Orlando lo hanno fatto assieme. Un confronto privo di colpi bassi o polemiche ma basato sulle soluzioni concrete dei singoli candidati ai temi affrontati. Questi sono stati quelli già ampiamente dibattuti durante le presentazioni, il rispetto del bilinguismo il futuro delle scuole della Cni ma anche il futuro dei programmi italiani di Rtv Capodistria. Bruno Orlando punta ad una soluzione a statuto speciale per l'emittente sempre nell'ambito di RTV Slovenia, secondo Felice Žiža bisognerebbe modificare e integrare la legge che coordina l'RTV slovena e dare spazio ad una legge specifica come quella sulle Can e gli istituti scolastici che da autonomia completa e stabilità finanziaria, di quadri e di sviluppo con una legge particolare che va modificata a monte nella legge generale di Rtv. Maurizio Tremul punta invece su un’unità produttiva da costituire con la nuova normativa Rtv. L'unità produttiva dovrebbe operare all'interno del centro regionale con una propria autonomia finanziaria. Sulle future strategie politiche da esercitare a Lubiana, Bisogna fare in modo che la legislazione la quale prevede che tutte le leggi che hanno delle attinenze con i diritti della Cni devono passare il vaglio delle rispettive Comunità autogestite e quindi poi quello che è l’ufficio dei due deputati delle Comunità nazionali. Bisogna inoltre dialogare con le forze politiche dice Tremul; ma per poterlo fare dobbiamo avere le idee ben chiare e sapere cosa proporre e come proporlo e farlo con gli argomenti giusti e in maniera autorevole.
Secondo Žiža, il lavoro va svolto già nel momento della stipula del contratto di lavoro di inizio legislatura quadriennale. In quel momento devono essere inserite già tutte le istanze che ci riguardano, precisa Žiža. Bisogna discutere innanzitutto a livello del nostro territorio con la Can costiera che raccoglie i pareri delle Can comunali e farsi portatore degli interessi a livello ministeriale e con i segretari di stato ma anche con le Commissioni come quella per le nazionalità. Quindi lavoro di gruppo e convincimento delle forze politiche di governo per tutte quelle che sono le nostre istanze. Sul tema della cooperazione internazionale invece Tremul ha detto che bisognerà incentivare la costituzione delle commissioni di amicizia parlamentare tra Slovenia e Italia e fare di tutto affinché si comprenda l’importanza del consolidamento dei rapporti con l’Italia. Žiža ritiene di importanza fondamentale il mantenimento di rapporti stretti sia con l’Italia che con la Croazia, ma purtroppo negli ultimi anni il deputato come anche la Can costiera non hanno avuto le opportunità giuste per poter coltivare e portare avanti questo tipo di rapporti in quanto sono stati portati avanti dall’Unione italiana e sono convinto che bisogna ripristinarli perché sono di fondamentale importanza. Orlando citando una normativa nazionale ha detto che la legge sulle nazionalità autogestite prevede che nessuna cosa che riguarda la Cni non può essere portata avanti se non viene invitata a presenziare anche la Cni. Possiamo quindi richiedere come deputati al parlamento di far parte delle delegazioni che vanno in visita in Italia ma anche in Croazia, precisa Orlando. In tutte le visite del governo italiano partecipiamo Ui, Can costiera e il deputato al seggio specifico ha detto Tremul, definendola una strategia nel quadro dell’Unità d’intenti raggiunta qualche mese fa, in disaccordo Žiža il quale sostiene invece che non sempre sono stati invitati a queste visite né il deputato e nemmeno la Can costiera, ma soprattutto nelle visite fatte a Roma il deputato al seggio specifico da tanti anni viene escluso dice Žiža, smentito però da Tremul.
Dionizij Botter