Bruno Orlando Foto: Archivio personale/Stefano Lusa
Bruno Orlando Foto: Archivio personale/Stefano Lusa

Lo stimolo che mi ha spinto a candidarmi è stato la mia insoddisfazione nel vedere le istituzioni, che ci rappresentano a livello politico, molto deboli nel loro operato, spiega Orlando: "Io sono attivista del gruppo nazionale italiano da più di 50 anni. Dapprima lo sono stato con la mandolinistica già alle elementari e dalle medie in poi, anche negli organi rappresentativi della comunità. Dal 1988 in poi e sino ad ora, sono stato sempre incluso in vari organi rappresentativi e di lavoro della comunità italiana. Sono stato il primo presidente della CAN di Isola e vicepresidente di quella costiera, organismi che assieme ai deputati Italiani Battelli, Flego e Domio e quelli Ungheresi, hanno impostato le basi dell’ordinamento giuridico delle Comunità Nazionali autoctone nel nuovo Stato costituitosi dalla dissoluzione della Jugoslavia".

Come spiega inoltre Orlando: "Nel ’94 mi sono impiegato nel ruolo di segretario della CAN isolana apportando il mio contributo professionale, al lavoro del Consiglio della CNI di Isola e, in supporto ai nostri membri della CAN costiera, anche per quest’ultima. Dal ‘98 e sino al 2010 sono stato segretario della Commissione elettorale particolare del Comune di Isola e sino al 2014 anche gestore dell’elenco elettorale della CAN di Isola. Come ultimo incarico in ordine di tempo e, di importanza per la nostra Comunità Nazionale, sono membro del Comitato di programma del centro RTV di Capodistria per i programmi italiani".

"Le mie esperienze in ambito alla Comunità Italiana in Slovenia e con ciò la conoscenza delle problematiche che la affliggono, mi hanno indotto a scendere in campo per dare un’impostazione più decisa e presente e soprattutto perseverante nei rapporti con lo Stato Sloveno. Il deputato deve essere certamente il primo vigilante del livello di tutela dei diritti sanciti dalla Costituzione della Repubblica di Slovenia. Deve insistere affinché queste norme vengano anche applicate. Deve seguire dall’inizio alla fine le procedure di preparazione e accoglimento di nuove norme legislative onde evitare che il livello di tutela venga sminuito o addirittura ignorato".

Per quanto riguarda invece i rapporti con gli altri deputati, Orlando dice: "Ci sarà bisogno di particolare accortezza nei rapporti con gli altri deputati alla Camera di Stato ed alle formazioni politiche a cui loro apparteranno e, molto importante, impostare un dialogo molto stretto con il deputato del gruppo nazionale Ungherese, col il quale probabilmente dovremo operare in simbiosi, se vorremo ottenere maggiore attenzione tra i deputati del Parlamento e dal Governo".

"Il deputato deve assolutamente collaborare con gli organi della CNI quali la CAN costiera e quelle comunali, e con le altre istituzioni (suole, centri di ricerche , Comunità degli Italiani) del nostro gruppo nazionale. Mi attendo di dovere esser pronto all’impostazione del dialogo tra le nostre istituzioni ed i servizi professionali dei vari ministeri, per reagire immediatamente alle nuove situazioni che si verranno a creare ed eventualmente per correggere dove possibile, procedure obsolete e/o inadeguate alle particolarità delle nostre necessità".

Per quanto riguarda invece la possibilita' di esprime un possibile appoggio al futuro governo di coalizione Orlando spiega: " Sarà importante che con il deputato Ungherese si cerchi una soluzione comune. Ciò significa che si dovrà vagliare molto, ma molto bene che cosa rappresenta per il nostro gruppo nazionale, la determinata coalizione che ne scaturirà e a quale costo saremo disposti ad appoggiarla".

Infine Bruno Orlando parlando dello storico rappresentante della comunita' nazionale italiana al Parlamento di Lubiana, che si appresta a chiudere la carriera di deputato dice: " L’onorevole Battelli ha avuto probabilmente il compito più arduo, essendo stato il primo a doversi confrontare con il nuovo sistema politico instauratosi. A mio parere ha fatto un grande lavoro nell’assicurare al nostro gruppo nazionale la dignità ed il diritto di esistere anche nel nuovo ordinamento. Ho avuto però la sensazione che ultimamente abbia mostrato segni di stanchezza ed è per questo che ritengo abbia deciso di ritirarsi".