All’indomani dell’onorificenza siglata dal presidente italiano Sergio Mattarella, Tamara Brussich è ancora emozionata e si dichiara onorata di questo importante riconoscimento. "Sono grata all’Italia, alla mia famiglia e a tutte quelle numerose persone che in tanti anni di attività mi hanno sostenuta e aiutata”, ci racconta la Brussich che con una punta di commozione dedica questa benemerenza al padre Giuseppe-Pino, scomparso nel 2006. "È grazie a lui che sono diventata quella che sono e per me questo è un motivo di grande orgoglio”, aggiunge la presidente della Comunità degli italiani di Pola che ha dedicato la vita alla CNI, alla sua tutela giuridica, all’affermazione della lingua e cultura italiane nel territorio, alla valorizzazione delle tradizioni contribuendo così- come ha detto ieri sera il console generale d’Italia a Fiume Davide Bradanini - al rafforzamento e al radicamento della componente italiana in Istria e al consolidamento dei legami politici e culturali tra Croazia ed Italia. Un impegno avviato da liceale nel 1987 e proseguito, qualche anno dopo, in seno all’asilo italiano “Rin Tin Tin “al quale ha dedicato 29 anni di servizio e che ha diretto in modo esemplare - arricchendo l’offerta formativa e promuovendo varie iniziative - per 13 anni, ovvero fino al 2021. Ed è con la stessa passione che la Brussich guida il sodalizio polese, una comunità aperta e al passo con i tempi. Da quattro mandati consigliere dell’Assemblea della Regione istriana, la Brussich negli ultimi due ricopre la funzione di vice-presidente dell’organismo. Un impegno politico rivolto alla salvaguardia dei diritti della minoranza italiana ma pure al rafforzamento di quello spirito di multiculturalità, plurilinguismo, convivenza che è intrinseco dell’identità istriana e che assegna alla penisola quella specificità riconoscibile a livello europeo. Per il conferimento dell’onorificenza Tamara Brussich ha voluto una cerimonia sobria e intima. Circondata dai famigliari ha voluto accanto gli amici e i collaboratori più stretti. “Anche se ricoprono cariche istituzionali, si tratta di persone che stimo e che ho voluto avere accanto in questa importante occasione”, ha concluso la Brussich. Presenti alla cerimonia, oltre che al console Bradanini, il deputato Furio Radin, i vertici dell’UI e quelli della Regione istriana.
Lionella Pausin Acquavita