Sarà il teatrino della Comunità degli italiani di Albona, piccolo gioiello architettonico restaurato da poco, ad ospitare questa sera la cerimonia del 75.mo anniversario della fondazione. La ricorrenza sarà occasione per fare il punto della situazione, ricordare il passato e guardare al futuro. Unica Comunità nella parte orientale dell’Istria, e forse un po’ isolata, la CI di Albona ha saputo in questi anni ricavarsi uno spazio e una visibilità tutta sua attirando pure qualche connazionale che risiede nei comuni limitrofi quali Chersano, Pedena e Arsia. Alla presidente Daniela Mohorović piace ricordare l’ottima collaborazione che intercorre con l’amministrazione comunale e quella con gli altri enti e istituzioni del luogo che rendono il sodalizio parte viva e attiva dell’intera comunità, ma anche il riallacciamento dei rapporti con la parte esodata.

I connazionali di Albona non hanno avuto sempre vita facile e ricordano con dispiacere l’arresto delle attività dell’allora Circolo nel 1955 e la chiusura della scuola italiana nel 1960. Difficoltà che però non riuscirono a frenare la tenace volontà di mantenere viva lingua e cultura italiana in questa fetta d’Istria. Un percorso che non è stato certamente facile, ma che ha dato più che un frutto positivo e tra questi va menzionata senz’altro l’apertura della sezione in lingua italiana presso la locale scuola per l’infanzia.

Oggi, la Comunità, che porta il nome dell’albonese Giuseppina Martinuzzi, grande insegnante, politica e poetessa istriana, vanta numerose attività portate avanzi in modo qualitativo quali la corale dei minicantanti, il coro misto, la filodrammatica, il gruppo di ceramica e altro ancora. Una bella realtà che spesso si ritrova per spettacoli e manifestazioni varie nel teatrino della CI o nelle piazze cittadine facendo riecheggiare per le vie del borgo la lingua italiana e il dialetto istroveneto. (lpa)

Foto: Radio Capodistria - CI Albona
Foto: Radio Capodistria - CI Albona