Intraprendere un’azione immediata per invertire il trend negativo. Questo l’imperativo dell’esecutivo che intende fare un’analisi approfondita e comprendere le ragioni del calo che registra un meno 23 per cento rispetto a dieci anni fa. “Ci sono motivazioni obiettive, che vanno dal calo demografico generale all’esodo economico e i matrimoni misti e fino alla raccolta falsata dei dati, ma non si possono sottacere pure le ragioni intrinseche al corpo minoritario” ha fatto capire il presidente della Giunta Marin Corva seguito da alcuni interventi che hanno evidenziare la confusione tra cittadinanza e nazionalità, il ruolo della famiglia, delle scuole e così via. “E’ il momento di agire e reagire” ha detto Gaetano Benčić secondo il quale è questo il momento per un ripensamento complessivo di quello che fanno l’Unione italiana, le Comunità degli italiani e le altre istituzioni dell’etnia. Auspicata la convocazione degli stati generali ed un approccio intersettoriale per trovare le risposte adeguate al problema. “Nello sviluppo dell’identità sono importanti pure le scuole ed anche in questo contesto andrebbe reperita la formula giusta per l’affermazione dell’appartenenza nazionale” ha affermato Patrizia Pitacco che, oltre alla proposta di ripartizione dei mezzi del MOF 2023 e a quella dei mezzi per i libri di testo ausiliari, ha fornito una dettagliata informazione sul numero degli iscritti nelle istituzioni in lingua italiana. “I dati dicono che stiamo andando bene poiché tra asili, elementari e medie superiori registriamo un centinaio d’iscritti in più rispetto all’altro anno” ha detto la responsabile del settore scuola che ha annunciato una più dettagliata analisi delle singole realtà territoriali molto diverse tra di loro. Tra gli altri argomenti affrontati, da segnare la relazione sulla partecipazione al Congresso Fuen del presidente dell’UI Maurizio Tremul, la nomina di una alcune di commissioni nonché quella di Marianna Jelicich Buić quale responsabile dell’attuazione dell’accordo con la Regione istriana sulla tutela e valorizzazione dell’Istroveneto
Lionella Pausin Acquavita