Rimarrà allestista fino al 15 febbraio a Trieste la mostra celebrativa "Guido", dedicata all'artista Guido La Pasquala, scomparso due anni fa nel capoluogo giuliano all'età di 97 anni. Nato a Pirano nel 1926, di madre di Strugnano e padre agrigentino, La Pasquala fin da giovanissimo si appassionò al disegno, tanto da iscriversi all'Accademia delle belle arti di Venezia, dove ottenne il diploma in decorazione. Rientrato a Pirano, a cavallo degli anni Quaranta e Cinquanta insegnò disegno e storia dell'architettura (ma anche altre materie) nel neonato liceo scientifico cittadino. Esodato quindi a Trieste, continuò la carriera di docente in diverse scuole superiori della regione, prima a Grado, poi a Gorizia e infine a Trieste. Contemporaneamente, svolse un'intensa attività di decoratore e disegnatore ornamentale e tecnico, rimanendo sempre legato - spiega una nota dell'Unione degli Istriani, organizzatrice della mostra ospitata a Palazzo Tonello - alle centinaia di studenti e concittadini piranesi che lo avevano conosciuto, stimato e amato.

"La sua - ha detto intervenendo all'inaugurazione l'assessore regionale Pierpaolo Roberti - è una figura che parla al cuore della comunità istriana e giuliana, che ci ricorda l'importanza di conservare e valorizzare le nostre tradizioni e il nostro patrimonio culturale".

All'evento di apertura erano presenti, insieme a tanti ex allievi e tanti esuli da Pirano anche alcuni connazionali tuttora residenti, amici di La Pasquala, che hanno espresso pubblicamente il desiderio di portare la mostra nella città natale del "Professore", magari ampliandola con altri materiali del ricco archivio privato conservato dalla vedova. "Guido La Pasquala ha un ruolo importante nella storia dei primi anni del liceo italiano piranese oggi intitolato ad Antonio Sema", fa notare Daniela Paliaga Janković, che dell'istituto è stata a lungo preside e che porterà la proposta in sede di assemblea dei soci della Comunità degli italiani di Pirano in programma stasera a Casa Tartini.