L' attore triestino Giulio Settimo è stato nominato la scorsa settimana a nuovo direttore del Dramma Italiano di Fiume. Entrerà in carica il primo settembre prossimo, fino ad allora la compagnia sarà guidata dalla f.f. Leonora Surian che ha riavuto in mano le redini della compagnia dopo le dimissioni di Rosanna Bubola. A Giulio Settimo, ospite della trasmissione ''In minoranza'' abbiamo fatto i complimenti, augurato buon lavoro e posto qualche domanda.
DOMANDA: Soddisfatto della nomina?
GIULIO SETTIMO: Sicuramente è un grandissimo onore e una grandissima responsabilità avvicinarsi a questo incarico in una compagnia così importante
DOMANDA: Nel motivare la sua scelta il sovraintendente del "Ivan Zajc", Marin Blažević ha dichiarato di avere grande fiducia nelle sue capacità professionali. Come lo ha convinto?
GIULIO SETTIMO Diciamo cosi, la notizia delle dimissioni di Rosanna Bubola non era un segreto quindi quando è venuta fuori pubblicamente ed è iniziata velocemente a girare sui media mi sono semplicemente presentato in teatro con programma e un po' di idee. Naturalmente il programma non era niente di definito poiché non ero a conoscenza delle realtà del teatro e della situazione economica. Quindi ho fatto solo un discorso ipotetico che però è sicuramente piaciuto al sovraintendente. Inoltre, non è la prima volta che mi occupo dell'aspetto organizzativo di una compagnia nel senso che fino ad oggi ho avuto la possibilità' di collaborare con diversi teatri in Italia e con diversi Festival internazionali. Credo che questo sia stato un punto a mio favore anche se credo che la scelta di Marin Blažević, sia dipesa soprattutto dal fatto che ho già lavorato con la compagnia del Dramma Italiano e quindi ho avuto il privilegio di conoscerla e di conoscere la realtà del teatro fiumano.
DOMANDA: Interessante il suo curriculum. Una storia particolare, vogliamo raccontarla?
GIULIO SETTIMO: Be nel 2008, concluse le medie superiori ho deciso di andare a studiare recitazione e teatro di figura in Croazia, all' Accademia teatrale di Osjek che è un'accademia riconosciuta a livello internazionale. Sembra incredibile ma forse è più riconosciuta fuori che in Croazia. Otre che a permettermi di studiare recitazione mi ha permesso di fare teatro di figura che al tempo non conoscevo così bene ma che adesso-posso dirlo col senno di poi- è una carica in più per un attore. Ti permette di vedere la scena a 360 gradi e insomma, amplia ulteriormente le capacità attoriali.
DOMANDA: Questo entusiasmo per la recitazione ci fa' presupporre che intende continuare a recitare?
GIULIO SETTIMO Non lo so e di questo non abbiamo parlato, non siamo entrati così nei dettagli con il sovraintendente. Io per il momento cercherò di avere una posizione esterna poiché reputo sia importante distinguere i due ruoli.
DOMANDA: Si racconta dell'appoggio unanime della troupe del DI?
GIULIO SETTIMO: Questo mi ha reso molto felice. Avere l'appoggio dell'intera compagnia è importante. Hanno deciso di accettarmi all' unanimità e forse questa è stata la vera motivazione che ha convinto Marin Blažević a scegliermi. Io non ho avuto ancora modo di incontrarli tutti personalmente ma ecco ho inviato una lettera di ringraziamento e non vedo l'ora di cominciare a lavorare con loro.
DOMANDA: C' è stata però qualche perplessità da parte dei vertici dell'Unione Italiana.
GIULIO SETTIMO: Non lo vedo come problema perché sia le dichiarazioni dell'onorevole, Furio Radin sia quelle del presidente della Giunta esecutiva, Maurizio Tremul non sono state assolutamente negative nei miei confronti. Almeno io non le ho percepite come tali. Semplicemente l'Unione Italiana aveva un altro candidato. Io, forse un po' anche ingenuamente, non sono andato a cercare il loro appoggio e quindi giuntamente non l'ho neanche ricevuto. La situazione sarebbe stata diversa se mi fossi presentato prima a loro ma ecco non volevo nemmeno dare l'impressione di uno che cerca una spinta. Sono sicuro che i vertici dell'Unione Italiana e quelli del Teatro troveranno molto presto un punto d' incontro anche perché ad entrambi sta molto a cuore il Dramma Italiano.
DOMANDA: Non c' è stato ancora un incontro chiarificatore?
GIULIO SETTIMO: No, non ci siamo incontrati ancora però sarà mio dovere, appena gli impegni presi precedentemente come attore me lo permetteranno, presentarmi ufficialmente ai rappresentanti delle realtà che ci finanziano.
DOMANDA: Insediamento ufficiale il primo settembre dunque in concomitanza con la nuova stagione teatrale. Cosa ci possiamo attendere?
GIULIO SETTIMO: Non vorrei anticipare troppo anche perché non posso anticipare cose che non sono ancora concrete. Arrivata la nomina adesso devo concretizzare gli sforzi. Diciamo che ho presentato un ampio ventaglio di progetti per le stagioni che mi competeranno adesso dovrò capire in comunione d' intenti con la sovraintendenza e coi vari finanziatori su che cosa puntare. Va detto inoltre che entro come direttore a metà dell'anno finanziario. Posso dire comunque che cercherò di mantenere quanto i miei predecessori hanno costruito cercando di valorizzare in modo particolare la compagnia. Il mio obiettivo è proseguire con le coproduzioni e le collaborazioni con altre realtà teatrali. Attirare oltre che al pubblico della Comunità italiana anche quello croato come quello dell'Italia mantenendo le tournee. È mia intenzione inoltre approfondire l'ottima collaborazione con arricchendo l'offerta di spettacoli formativi rivolti a bambini e ragazzi.
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