Da sinistra: Marko Pisani, di Slovenska Skupnost (Unione Slovena), consigliere regionale del Friuli-Venezia Giulia; Felice Ziza, deputato al seggio specifico della Comunità nazionale italiana al parlamento sloveno; Ferenc Horvath, deputato al seggio specifico della Comunità nazionale ungherese al parlamento sloveno. Foto: Valerio Fabbri/Radio Capodistria
Da sinistra: Marko Pisani, di Slovenska Skupnost (Unione Slovena), consigliere regionale del Friuli-Venezia Giulia; Felice Ziza, deputato al seggio specifico della Comunità nazionale italiana al parlamento sloveno; Ferenc Horvath, deputato al seggio specifico della Comunità nazionale ungherese al parlamento sloveno. Foto: Valerio Fabbri/Radio Capodistria

I denominatori comuni delle minoranze che vivono oltre confine sono: finanziamento e autonomia dei media delle comunità nazionali; percorsi scolastici ed educativi simili che però rimangono intrappolati in burocrazie diverse; sviluppo delle comunità, tanto in termini di rappresentanza politica quanto di avanzamento economico. Come hanno spiegato Ziza, Pisani e Horvath, anche se le declinazioni di queste macro-aree sono peculiari per ogni specifica realtà, l'unione fa la forza, e un dialogo strutturato potrebbe portare risultati migliori. Per Ziza il tema più pressante è la situazione di Radio e TV Capodistria: "le difficoltà sono di tipo finanziario, che organizzativo, ma anche di autonomia e libertà nella programmazione e nella produzione. Ma quella più grande, che dura ormai da anni, è la diffusione del segnale radio e televisivo di TV e Radio Capodistria". Più concentrata sulla scuola l'attenzione di Pisani: "ci siamo soffermati concretamente su molti argomenti importanti, dalla legge elettorale al problema dei media. Ma soprattutto abbiamo affrontato il tema dei titoli di studio accademici, che spesso crea altri farraginosi problemi. Abbiamo comunque preso atto che questo format è utile, e abbiamo deciso di incontrarci più spesso per discutere le problematiche che concernono tutte le minoranze". Un primo incontro concreto con appuntamenti operativi è in programma a breve. Infatti, a partire dalla formalizzazione da parte della Slovenia del Memorandum d'intesa trilaterale del 1992 con Italia e Croazia, sottoscritto solo da Roma e Zagabria, dovrebbero ritrovare slancio sia la tv transfrontaliera che lo sviluppo delle attività economiche. Ziza: "il governo sloveno a maggio ci ha dato il via libera per la stipula degli altri due accordi di questo Memorandum, ovvero fra Slovenia e Italia e fra Slovenia e Croazia. Saranno molto importanti, e inizieremo a concretizzare le attività per la loro stipula a breve. A febbraio con l'Unione italiana e con il deputato al Sabor, Furio Radin, e a marzo con la comunità slovena in Italia. Entrambi gli incontri si dovrebbero tenere a Capodistria, con invito da parte mia e da parte della CAN Costiera."

Valerio Fabbri

Foto: Valerio Fabbri/Radio Capodistria
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