Visto il successo dei concerti e delle visite a Casa Tartini e, volendo sviluppare ulteriormente questo ambito, il presidente della CAN di Pirano Andrea Bartole ha riferito che si sta lavorando per cambiare la pianta organica dell’istituzione per ufficializzare l’impegno che Andrej Rojec sta mettendo nell’attività di promozione e diffusione della conoscenza del compositore piranese e della Comunità Nazionale.
Nadia Zigante, del gruppo “Impegno e futuro”, ha espresso alcuni dubbi sul fatto che Rojec risulti impiegato dalla CAN in questa sua veste, mentre secondo lei una figura di questo tipo dovrebbe rientrare nell'organico della Comunità, poichè con questa revisione verrebbe meno l’impegno della CAN sul piano politico, che negli anni passati era proprio rivestito dalla figura impiegata su questo posto di lavoro.
Onelio Bernetič del gruppo "Noi semo de qua" ha contestato, invece, l'opportunità di spendere tutte queste energie su Casa Tartini che, secondo lui, "non è più la casa dei soci, ma solo una scatola vuota". A questo punto è partita l'ennesima discussione sul fatto che i soci, soprattutto i giovani, sono sempre meno presenti. Il dibattito, come sempre, non ha portato a niente; con Bernetič che rivendicava la necessità di abbracciare un modello di comunità più simile a quelle del buiese e gli altri consiglieri che difendevano compatti il modello attuale, ritenendo che la mancanza di partecipazione non fosse dovuta al fatto di aver puntato molto su questo tipo di iniziative. Un confronto sterile che è degenerato con attacchi personali e parole infuocate tra parte dei presenti, che anche in questa occasione hanno dato prova del clima che si respira all’interno della CNI piranese.
Per quanto riguarda l’affitto degli spazi al piano terra di casa Tartini per ora non sono arrivate offerte e Poletti ha detto che in caso non ne giungano, sarebbe utile tenerlo a disposizione della Comunità. Bartole ha comunicato in chiusura che il Comune ha proposto nuovamente una mappatura delle tombe storiche, che secondo la CNI dovrebbero essere tutelate, per procedere in questo progetto del quale si parla da anni.
Barbara Costamagna