È la ripresa bis, quella che dovrebbe riportare in classe migliaia di bambini fino agli 11 anni. Il ministero dell'Istruzione croato è pronto a mettere in atto la fase due, riaprendo asili e scuole per tutti gli alunni fino alla quarta elementare. La situazione epidemiologica in netto miglioramento consente - stimano gli esperti dell'Istituto nazionale per la sanità pubblica - di fare un passo avanti e allentare in parte le rigide norme di sicurezza anti Covid che dall'11 maggio hanno permesso agli istituti di tornare ad accogliere solo una minima parte degli iscritti: quelli i cui genitori, ritornati al lavoro, non avevano altre soluzioni. Restano naturalmente le misure di distanziamento fisico e il rispetto delle norme igieniche, ma aumenta il numero massimo di alunni per classe, che dagli attuali 9 sale a 15-20. Inoltre si tornano a studiare tutte le materie. Un dato da sottolineare: il rientro sui banchi sarà, come finora, volontario. Per gli alunni non frequentanti le lezioni continueranno in modalità online. Un doppio binario, dunque, che richiederà agli insegnanti un particolare impegno, come fa notare Katja Šterle, preside della scuola elementare italiana di Buie "Edmondo De Amicis".
"Da parte nostra abbiamo comunicato ai genitori che tutti gli alunni possono rientrare, però la decisione spetta alle famiglie. Dal punto di vista organizzativo, abbiamo le condizioni per accogliere gli alunni, anche se rimane in parte il problema del trasporto. Dato che il pulmino scolastico sarà a capienza ridotta, dovremo fare più giri.
Quello che mi preoccupa, poi, è la possibilità che ci ritroveremo con classi dimezzate, metà bambini a scuola e metà a casa. L'insegnante dovrà organizzarsi molto bene per riuscire a seguire contemporaneamente gli uni e gli altri".
Ornella Rossetto
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