“L’applicazione del bilinguismo in Croazia e particolarmente a Fiume, è praticamente inesistente, sebbene esplicitamente citato nell’accordo italo-croato, Dini-Granič sulla tutela della CNI”. Lo afferma in una nota Felice Žiža, candidato alla presidenza dell’Unione italiana.
“L’insegnamento della lingua italiana nelle scuole croate sul territorio nazionalmente misto non è obbligatoria, ma facoltativa - spiega Žiža - e in certi Istituti la lingua italiana non è presente nell’elenco delle lingue opzionali per mancanza di docenti; la qualità dell’insegnamento, in alcuni casi, è a bassissimi livelli anche nelle stesse scuole italiane, soprattutto perché manca una legge specifica per il settore come in Slovenia, e in Croazia non esiste un Ufficio per il bilinguismo”.
Žiža richiama poi l’attenzione anche su altri temi come il Centro diurno per anziani di Buie, mai realizzato, e la mancanza di autonomia finanziaria del Dramma Italiano di Fiume, "con gli attori che sempre più spesso vengono inclusi dal Teatro stabile fiumano in opere in lingua croata togliendo loro la possibilità di curare, come succedeva un tempo, un cartellone tutto in italiano". Nella nota esprime preoccupazione per le sorti di Palazzo Modello, sede della locale Comunità che rischia lo sfratto. "Nel capoluogo quarnerino - spiega poi - si attende il nuovo asilo italiano dal lontano 2011 e poco o nulla è stato fatto per mantenere l’impegno preso, per non dimenticare l’aspetto sanitario dei connazionali del Buiese e dell’Umaghese".
Nella nota il candidato alla Presidenza dell'UI s’impegna anche, in caso di elezione, a insistere sulla firma di un Accordo tra l’Unione Italiana, la CAN Costiera e i Consigli delle minoranze in Croazia perché, afferma “uniti si può fare tanto sia a Roma, sia a Zagabria sia a Lubiana". “Lo scopo della mia candidatura - conclude - è dettato esclusivamente dalla necessità di garantire l’unitarietà della CNI in Slovenia e Croazia e ciò può essere raggiunto con un’Unione Italiana forte e unita”.
(red)