La decisone presa da Sandro Kravanja di rassegnare le dimissioni dal Comitato di controllo del Comune di Pirano risale al due dicembre. Come spiega nella sua motivazione il passo è stato compiuto per difficoltà dovute a impegni familiari, ma soprattutto per l’impossibilità di svolgere i compiti per i quali è stato membro del comitato in oggetto. Come precisa Kravanja in veste di rappresentante della nazionalità italiana è stato suo preciso dovere monitorare l'applicazione della normativa vigente attraverso il prisma degli interessi e dei diritti della minoranza italiana, ed in particolare il bilinguismo. All'inizio del mandato, spiega sempre Kravanja, ho invitato i membri del Comitato a leggersi la documentazione attinente al bilinguismo e richiesto una dettagliata relazione annuale dal preposto servizio ispettivo. Nel programma di lavoro non è però stata inserita nessuna proposta di questo genere, motiva così le sue dimissioni Kravanja, precisando che l’unica cosa ottenuta è stata la pubblicazione degli inviti alla riunione in italiano, ma solamente per il Comitato. Kravanja parla inoltre della latitanza della Can e dei rappresentanti della minoranza italiana in seno al Consiglio Comunale, i quali avrebbero dimenticato il loro ruolo politico il qual comprende, appunto, la segnalazione del mancato rispetto del bilinguismo. In queste condizioni, motiva sempre il dimissionario, le difficoltà sono troppe per assolvere il mio compito. Le dimissioni, insomma, non sono un atto di mera denuncia, ma anche uno spunto per avviare un pacato dibattito sull’educazione alla storia locale e più in generale sulla sensibilizzazione alle problematiche della minoranza italiana, intanto il posto vacante in seno al comitato è stato occupato da Nina Spremo. Nei prossimi giorni dovrebbe arrivare anche la replica che abbiamo chiesto al Presidente della Can di Pirano, Andrea Bartole.
Dionizij Botter