Evidentemente sono rimasti solo sulla carta i buoni propositi espressi all'incontro del novembre scorso a Pola tra i massimi rappresentanti della Comunità nazionale italiana e i vertici regionali scaturiti dalle elezioni locali della primavera scorsa. Infatti, sulla facciata della nuova Scuola media superiore di medicina inaugurata a Pola, figura solo la tabella con la dicitura croata, assente invece quella italiana. Eppure, il fondatore della scuola è la Regione istriana per statuto bilingue, mentre la scuola stessa si trova a Pola, città bilingue. Anche il sito web della scuola ignora italiano, in compenso figura la versione in lingua inglese. Ancora una volta, dunque, c’è un grande mare, anzi l'oceano tra il dire e il fare quando ci sono di mezzo i diritti della Comunità nazionale italiana autoctona. Per la cronaca, all'inaugurazione del nuovo edificio sono intervenuti il Ministro della Scienza e dell' Istruzione Radovan Fuchs nonché' le massime autorità regionali e cittadine. L'edificio, con oltre 4 mila metri quadrati di spazio agibile, è venuto a costare poco più di 8 milioni di euro, ripartiti tra la Regione e la città. Lo stato ha contribuito con le attrezzature del valore pari a 270.000 euro. Gli alunni sono 340 che ora hanno a disposizione una struttura in linea con i tempi dopo anni di lezioni svolte quali ospiti di altre istituzioni.
Valmer Cusma