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"Con il loro lavoro e impegno dimostrano che stanno perseguendo la strada della collaborazione e dell’integrazione", ha fatto capire Mattarella che ha ringraziato da una parte le Associazioni degli esuli per il loro impegno che coniuga, insieme, ansia di verità e volontà di concordia e dall' altra le Associazioni delle minoranze linguistiche. “Lo spirito che le anima e la loro preziosa attività hanno promosso in Italia, in Slovenia, in Croazia dialoghi ed incontri per riscoprire la ricchezza della storia comune", ha sottolineato il Capo dello Stato.
Constatazione accolta con grande soddisfazione dagli esponenti delle due minoranze presenti alla cerimonia. Per il presidente dell’Unione italiana Maurizio Tremul “è giusto ricordare il passato e quello che è avvenuto, ma su quelle ferite, su quei dolori dobbiamo e si deve lavorare per costruire un futuro di collaborazione, di pace, di integrazione e di amicizia”. Così – aggiunge Tremul - come lo si è visto solo qualche giorno fa con l’apertura di Gorizia -Nova Gorica, Capitale europea della cultura.
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Tremul dice: “È questo l’insegnamento che dobbiamo dare alle nuove generazioni: studiare la storia, capire ciò che è avvenuto, capire i torti fatti e i torti subiti, capire affinché ciò non avvenga più”. Annunciando che il prossimo 15 febbraio tutte le associazioni rappresentative della CNI unitamente, e per la prima volta assieme ai rappresentanti della Federesuli, deporranno una corona di fiori in memoria delle vittime di foibe ed esodo al cimitero di Capodistria e sulla tomba di Norma Cossetto a Santa Domenica, Tremul conclude: “Bisogna cercare di anestetizzarsi e acquisire quelle conoscenze affinché la storia non si ripeta, ma soprattutto costruire un futuro di pace nella comune casa europea. È un’indicazione importantissima sulla quale noi stiamo lavorando ed è giusto che tutti lavorino in questa direzione”.
Pure l’esponente della Comunità slovena in Italia, la senatrice Tatjana Rojc sottolinea l’importanza di questa giornata e dice: “Bisogna ricordare per costruire. Il passato ci aiuta a comprendere quale futuro vogliamo”. Secondo la Rojc, il presidente Mattarella, anche in questa occasione, lo ha sottolineato in maniera egregia. “Pure il fatto che ci siano sempre le rappresentanze delle nostre due minoranze a sostenere il rispetto delle singole memorie è determinante per avere la prospettiva che è l’unica giusta: quella di essere insieme cittadini d’Europa”, ha rilevato Tatjana Rojc.
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(lpa)