Foto: Radio Capodistria/Barbara Costamagna
Foto: Radio Capodistria/Barbara Costamagna

Come quattro anni fa il deputato uscente Felice Žiža ha scelto di presentare la sua candidatura nella sua Isola, circondato dalle persone a lui vicine. "Amici", così li ha definiti ringraziandoli per il loro sostegno in quella che ha detto si preannuncia una “campagna elettorale orrenda”, caratterizzata da “attacchi diretti e personali”, che lui ha detto di reputare inutili e ai quali ha deciso di non voler rispondere.

Una posizione la sua che ha voluto sintetizzare nel motto “Nè destra nè sinistra, ma italiani d’Istria”. "Questo motto riassume in sè quello che abbiamo sempre detto, ossia che i deputati della CNI devono lavorare con tutti i governi che siano di centro-destra o di centro-sinistra, come si è sempre fatto", ha spiegato Žiža. "Lo fa anche oggi Furio Radin a Zagabria, dove sostiene un governo di centro-destra che è in grande difficoltà", ha aggiunto il deputato isolano, "però non sento nessuna critica nei suoi confronti, mentre qua sembra che le cose vadano male perchè ci siamo noi". "Nè della destra nè della sinistra", ha ribadito, "perchè noi siamo il partito della Comunità nazionale Italiana e non vogliamo (come sembra che invece qualcuno voglia fare almeno da un anno e mezzo a questa parte) far entrare un partito nella nostra comunità, che infiltrandosi vorrebbe modificare le nostre abitudini, il nostro lavoro, i nostri programmi e i nostri quadri. Per questo diciamo nè destra nè sinistra ma italiani di Istria, per tagliare la testa al toro anche per quanto riguarda il dibattito in corso sul nome della nostra regione".

D'altronde ha ricordato di aver lavorato bene sia con il governo Janša sia con quello precedente di centro-sinistra guidato da Šarec, come dimostrerebbero secondo lui i tanti progetti realizzati in questi quattro anni. Alcuni di essi, però, non sono andati ancora a buon fine e quindi proprio da questi ha deciso di partire per elencare una serie di proposte per il prossimo mandato: "Una è sicuramente la modifica della legge sulle scuole, ma anche quelle delle leggi sulle bandiere e sulle carte di identità che non abbiamo ancora mai affrontato anche se ci abbiamo già lavorato, per non dimenticare l'abolizione della vignetta che proveremo a riproporre anche nel prossimo mandato".

Questi sono solo alcuni dei punti che saranno nel suo programma, che ha annunciato verrà presentato in modo più ampio nei prossimi incontri con gli elettori.

Barbara Costamagna