Bruno Orlando ritorna all'attacco e lo fa riprendendo la sua diatriba con il Presidente della CAN isolana Marko Gregorič. Centro della polemica la legge sugli elenchi elettorali che demanda alle CAN dei gruppi nazionali di definire i criteri particolari per l'iscrizione, cosa che Orlando, sottolinea "in cinque anni la CAN costiera non ha fatto".
"Brava la CAN di Isola che ha accolto un regolamento proprio in attesa che quelli lassù si muovessero", prosegue Orlando bollandola però come "a dir poco goffa nella preparazione del documento".
Secondo Bruno Orlando prima la CAN ha accolto il regolamento per poi non pubblicarlo sul bollettino ufficiale del Comune di Isola. In seguito, avendoci ripensato, lo avrebbe modificato, dichiarandolo di carattere interno e provvisorio; senza pubblicare, però, le modifiche, che quindi "per i potenziali richiedenti non esistono".
"Indifferentemente da ciò", prosegue Orlando, "al primo posto del comunicato integrale emesso dalla CAN isolana, come procedura per l'iscrizione nell'elenco elettorale, si enuncia l'obbligo di far formale domanda di iscrizione all'elenco elettorale presso gli uffici professionali della CAN di Isola". "E qui", secondo lui, "casca l'asino". Per dimostrare quelle che secondo lui sono state delle inadempienze nella procedura di iscrizione in questi giorni, Orlando utilizza la lettera dell'isolana Patrizia Koronšenc, che rivolgendosi a Marko Gregorič, ha denunciato quello che secondo lei è stata "una procedura sbrigativa" per l'iscrizione alla lista particolare di suo figlio, tanto da definire il giovane come "adescato". Su ciò Orlando esprime la sua "perplessità ed il suo dissenso", ribadendo le accuse che continua a muovere contro la CAN di Isola.