Nonostante alcuni punti importanti quali il calendario delle attività e le strategie di sviluppo dell’Unione Italiana a tener banco, nella prima riunione dell’Attivo consultivo del settore educazione ed istruzione dell’UI, è stato l’azzeramento dei mezzi destinati al MOF come confermato dalla responsabile Iva Bradaschia Kožul
I miei colleghi hanno espresso grande preoccupazione. Praticamente per noi è difficile quasi impossibile funzionare senza il MOF ed anche perciò abbiamo deciso di inviare una lettera firmata da tutti al Comitato di Coordinamento e all’ Università popolare di Trieste e nella quale spieghiamo per l’ennesima volta l’importanza di questi finanziamenti per le istituzioni scolastiche minoritarie. Siamo consapevoli del difficile momento che sta vivendo tutta la CNI, siamo pronti a fare sacrifici ma l’azzeramento dei 200 mila euro destinati alle scuole ed asili è un errore gravissimo che potrebbe danneggiare irrimediabilmente il settore scuola.
A dire il vero noi stiamo aspettando gli arretrati da quattro anni. Non ci sono pervenuti mezzi didattici dal 2014. Quindi non è che il MOF alle scuole non serva, semplicemente non lo abbiamo ricevuto da parecchio tempo e quest’ anno, nel 2018, è stato azzerato.
Di chi è la competenza della fornitura dei mezzi didattici?
Questo passa dall’ Università popolare di Trieste.
E allor quale la decisione concreta dell’Attivo- scuole
Far capire l’importanza del MOF e la gravità del non riceverlo. Un’ altra richiesta è quella di rispettare le pianificazioni e realizzare tutte le attività programmate in quanto lamentiamo la mancata realizzazione di alcune iniziative. Nel concreto la visita all’ Immaginario scientifico per i ragazzi delle quarte e quinte classi. Abbiamo richiesto ed insisteremo nell’ organizzazione della visita per quegli stessi ragazzi affinché’ non vengano penalizzati. Lo stesso vale pure per alcuni seminari che non si sono svolti. Le attività pianificate e non effettuate si devono realizzare.
Anche queste attività erano competenza dell’UPT
Concretamente sì.
Lionella Pausin Acquavita