Il Comune Città di Capodistria nell'ultima seduta ha accolto all'unanimità la delibera sulla convalida del programma di investimento che porterà a adeguare gli spazi alternativi individuati per gli alunni e gli studenti dei due istituti della Comunità Italiana, e soddisfare le esigenze pedagogiche e didattiche. Ne abbiamo parlato con Mario Steffe vicesindaco di Capodistria. “Siamo molto soddisfatti che si è giunti praticamente all'epilogo di questa corsa, al finanziamento di un restauro molto impegnativo. "Si tratta di un investimento di 7 milioni di euro, per il Collegio dei Nobili, sede della scuola elementare per Paolo Vergerio il Vecchio e del ginnasio Gian Rinaldo Carli di Capodistria. È un traguardo che abbiamo rincorso per diversi anni e ultimamente era stato posto in forse anche per via di un rincaro notevole dei mezzi necessari. Fortunatamente è stato poi in realtà assegnato un buon 36% di mezzi finanziari in più, rispetto ai 4 milioni circa previsti inizialmente. Chiaramente ciò ha portato a rivedere il piano di investimento necessario. Ora finalmente si arriva all'atto finale. Attendiamo ancora la convalida da parte del governo, del dicastero di riferimento, dopodiché possiamo partire con il bando di concorso, l'assegnazione dell'appalto e quindi di conseguenza all'apertura del cantiere che è prevista per settembre" - ha detto Mario Steffe.
Il Comune di Capodistria provvederà alle spese di adeguamento degli spazi alternativi individuati per gli alunni e gli studenti dei due istituti della Comunità Italiana, onde soddisfare le esigenze pedagogiche e didattiche. Ancora il vicesindaco Steffe - "Si’, si tratta di due soluzioni diverse. Ricordo che il processo pedagogico si dovrà svolgere nel periodo in cui resterà aperto il cantiere, ossia sinché non termineranno i lavori di ristrutturazione del Collegio dei Nobili. Si tratta di spazi alternativi provvisori che sono stati ricavati in parte presso la Casa dello studente di Capodistria e in parte presso spazi della scuola elementare slovena di Capodistria" - ha detto il vicesindaco.
Le soluzioni adottate nei vani presso la scuola elementare slovena non hanno trovato il consenso di molti genitori, sentiamo a riguardo ancora Mario Steffe - "Ma rispetto a quelle che sono state le richieste, cioè di accentrare praticamente il processo pedagogico, di mantenere l'unitarietà del lavoro in un'unica sede, la facilità di accesso, la disposizione degli spazi tecnici necessari per l'educazione fisica, palestre e spazi all'aperto, a noi è sembrata sinceramente la soluzione migliore. Sono state vagliate molte altre possibilità, però non presentavano queste caratteristiche di base richieste o non potevano essere messe a norma". Il Comune ha investito molto - ancora Steffe - "Sì sono degli interventi volti soprattutto ad assicurare l'illuminazione necessaria per mettere a norma praticamente tutti gli spazi. Non è sicuramente la soluzione migliore, nel senso che si tratta di un seminterrato che non dispone di luce diurna, però bisogna sempre considerare il fatto che questi sono spazi provvisori e quindi vanno intesi quanto tali".
Corrado Cimador