Foto: Radio Capodistria
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Nell’ambito di Capodistria 1500 e tutti gli appuntamenti che quest’anno vogliono valorizzare il patrimonio culturale e la storia cittadina, il Centro Carlo Combi ha coinvolto diverse istituzioni locali per regalare una mattinata scientifica agli alunni della Pier Paolo Vergerio il Vecchio. Prima e seconda hanno iniziato la giornata in sede, mentre terza, quarta e quinta si sono recati al Centro di studi umanistici dello ZRS di Capodistria. Tra gli interlocutori, Roberta Vincoletto coordinatrice culturale del Centro Carlo Combi, ha fatto scoprire ai più piccoli la figura di Santorio Santorio, e li ha accompagnati in un viaggio tra le strade della città, sulle tracce del medico capodistriano.

Foto: Radio Capodistria
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“È una bella sfida che il Centro italiano Carlo Combi ha accettato in collaborazione con la scuola elementare Pier Paolo Vergerio il Vecchio, la sede dislocata di Capodistria. Sono tre giornate che la scuola intende dedicare ai 1500 anni della città di Capodistria e per questo ci ha coinvolti. Ho voluto ampliare la lente di collaborazione, quindi a parte il nostro Centro, che cura tutto l'allestimento della giornata e ha visto me come relatrice per i più piccoli a presentare Santorio Santorio, per le cose più importanti, per cosa ha realizzato e il ruolo che ha avuto nella storia, è stato coinvolto anche il Centro di ricerche scientifiche con i suoi vari istituti per i più grandicelli, dalla terza alla quinta, il Museo regionale di Capodistria per una visita degli stemmi tra cui anche quello della famiglia Santorio e la Biblioteca centrale Srečko Vilhar, in particolar modo il reparto di storia patria che ha presentato le opere di Santorio. Abbiamo anche fatto un percorso per la città sulle tracce di Santorio Santorio, dove abbiamo coinvolto i più piccoli alla ricerca di busti, stemmi e quant'altro.”

Foto: Radio Capodistria
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Tenendo conto dell’età degli alunni, la preparazione della giornata scientifica ha richiesto più lavoro del previsto?
“Ci lavoro da un mese. La mia presentazione in particolare è stata preparata con entusiasmo, con una sfida, perché far arrivare un messaggio importante di quello che è stato Santorio nella storia non è semplice, per cui abbiamo puntato sulle cose che loro si ricordano, per cui gli strumenti come il termometro e la sedia di Santorio. Soprattutto i più piccoli hanno avuto modo di vedere Santorio con una rappresentazione, sottoforma di racconto, a Palazzo Gravisi-Buttorai, realizzato dai dipendenti della Can di Capodistria.”

Foto: Radio Capodistria
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La visita della città sulle tracce di Santorio Santorio ha portato gli alunni in piazza per trovare il suo busto, a Palazzo Pretorio per vedere da vicino la farmacia storica della città, per poi passare al Museo regionale di Capodistria a cercare lo stemma della famiglia Santorio, e per finire, ritornando verso scuola, hanno percorso Via Santorio Santorio.

B.Ž.