Maurizio Tremul ha presentato oggi alcuni dei punti della sua campagna elettorale presso una birreria capodistriana. Una candidatura la sua per un ruolo che ha detto di voler rivestire, se eletto, tenendo conto dei grandi cambiamenti in corso non solo in Slovenia ma in tutta Europa, che richiedono secondo lui un "riposizionamento della Comunità italiana nel quadro complessivo del paese", anche "attraverso il seggio specifico, dopo lunghi anni in cui si è stati 'invisibili'”. Fondamentale, perciò, sviluppare il dialogo con tutti gli attori locali e nazionali, ha spiegato Tremul, ed ascoltare tutte le voci dei connazionali che "sono anzitutto persone e meritano, quindi, un approccio dignitoso e democratico". "La minoranza è plurale" e al suo interno raccoglie "varie anime e orientamenti politici" che devono essere rispettati.
Tremul, perciò, si è sentito di intervenire sul caso sollevato ieri alla CAN di Pirano dove vi è stato un duro scontro riguardo un commento di Andrej Rojec, pubblicato sul giornalino della Comunità. "Io sono stato sempre favorevole alla libertà di stampa e dei media", ha dichiarato Tremul che ha anche detto che "il Trillo ha una sua redazione e un caporedattore e sono loro che decidono sovranamente cosa viene pubblicato o meno". In merito all'articolo "incriminato" lui ritiene che non contenga "nulla di scorretto" e che esprima solamente "un'opinione, come è giusto che sia". Per Tremul non è opportuno che "organismi politici come i consigli delle Can" entrino nelle scelte redazionali dei media e perciò ha affermato che è importante "che si difenda l'autonomia delle testate giornalistiche"; soprattutto in un quadro come quello sloveno dove negli ultimi due anni, secondo lui, i media sono stati il bersaglio di un "continuo attacco" di alcune forze politiche.
"La minoranza non è un partito e dovrebbe, quindi, operare più come un sindacato" ha dichiarato Tremul, definendo positiva la presenza di tre connazionali tra i candidati dei partiti nazionali, a dimostrazione che la Ci gode di un certo "prestigio" anche tra la popolazione di maggioranza.
Il candidato capodistriano si è poi espresso riguardo l'ultimo progetto portato a termine dal deputato uscente Felice Žiža, ossia l'acquisizione di palazzo Tarsia. "Io penso che si poteva con quelle risorse soddisfare le esigenze di spazi che hanno altre , come quelle di Ancarano e Pirano", anche perchè ha detto "un casa degli italiani esiste già ed è palazzo Gravisi- Buttorai a Capodistria".
Tremul ha nuovamente difeso in nome dell'unitarietà l'Unione Italiana e le altre istituzioni ad essa legate (come l'Ufficio Europa) il cui ruolo rischierebbe secondo lui di essere inficiato da alcune proposte del suo controcandidato, che nel suo programma propone nuovi organismi che opererebbero negli stessi ambiti.
Barbara Costamagna