"Penso che i connazionali abbiano saputo scegliere tra due opzioni molto chiare, molto diverse e hanno fatto la scelta giusta"- questo il primo comento di Maurizio Tremul dopo la rielezione.
Cosa resta dopo questa campagna elettorale? Ci sono spazi per il dialogo?
"Il primo impegno che mi assumo è quello di portare il dialogo in comunità - un dialogo che è stato fortemente compromesso con determinate scelte che sono state fatte - in modo tale che pur nel rispetto delle diverse opinioni, delle diverse idee e dei diversi progetti si riesca a dialogare a confrontarsi e trovare, ove è possibile, dei compromessi, nel rispetto reciproco, senza sciacallaggi e disinformazioni. Questo è quello che mi impegno a fare, dialogando con tutti quanti anche prima della prossima assemblea dove dovremo completare delle nomine. Questo è il compito che intendo svolgere al di là di quelli che sono stati poi i toni della campagna elettorale. La campagna elettorale adesso è finita, per ora non ce ne sono più e quindi concentriamoci sulla costruzione di un dialogo che coinvolga tutti".
Il prossimo autunno ci saranno le amministrative in Slovenia, ci sarà un nuovo scontro Žiža – Tremul?
"Questa è stata la mia ultima campagna e quindi non mi candiderò più a nulla. Le elezioni amministrative sono un'altra cosa, sono specifiche. Adesso dobbiamo concentrarci sugli impegni istituzionali che spettano a me come presidente dell’Unione Italiana, per quanto riguarda l’assemblea dell’Unione. Continuo a ripetere che vengono utilizzati dei termini guerreschi che non sono assolutamente adeguati alle nostre cose: non ci sono scontri, ci sono diversità di opinioni e confronti".
Stefano Lusa