Ha le idee molto chiare Maurizio Tremul nel presentare il suo programma elettorale, esponendo la strategia di intervento per rafforzare la posizione della CNI. I campi in cui bisogna coinvolgere le competenze dei connazionali sono principalmente tre: l'economia, l'istruzione e la cultura, arrivando anche alla fondamentale legge di interesse permanente. Tremul vuole, inoltre, essere la "garanzia" contro lo svuotamento della Comunità Nazionale, come lui stesso ci ha spiegato: "in effetti l'Unione Italiana è già rappresentativa di tutta la Comunità Nazionale Italiana. Rappresenta tutti gli italiani, sia gli elettori delle CAN, sia gli elettori delle Comunità degli italiani, sia gli elettori del consiglio delle minoranze, ma anche i cittadini italiani o stranieri appartenenti alla comunità nazionale italiana residente in Slovenia e Croazia che non sono cittadini appunto sloveni o croati. Quindi rappresentiamo tutto ciò che è comunità Nazionale perché ci basiamo sulle persone, abbiamo degli accordi internazionali e delle intese tra Italia, Croazia e Slovenia che assegnano all'Unione Italiana questo ruolo unitario rappresentativo nei riguardi di Croazia Slovenia e nei riguardi della nazione madre l'Italia. Lo abbiamo deciso anche il 6 settembre 1990 in Slovenia, sulla base di una riunione di tutto ciò che era espressione della Comunità Nazionale Italiana, quindi questo è l'Unione Italiana.
Svuotare di queste competenze significa in realtà indebolire la comunità Nazionale, indebolire l’Unione, significa affidare ad altri la gestione del nostro destino, ad altri esterni alla Comunità Nazionale Italiana. Io sono assolutamente contrario a questo disegno, voglio che ci sia una quanto maggiore partecipazione dei connazionali nell’Unione Italiana ed un rafforzamento del ruolo politico dell'Unione Italiana, così come ci è stato chiesto nei dibattiti che ho fatto tra il 2019 e 2020 nelle Comunità, riguardanti lo statuto e tutti hanno detto vogliamo l'unione italiana politicamente più forte e una Comunità Nazione Italiana più coesa ed unitaria. Sto interpretando il volere dei nostri connazionali”.
Davide Fifaco