Foto: Archivio personale
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“Più compagnia meno burocrazia”, questo è il principale intento che Maurizio Tremul ha detto di voler perseguire se riconfermato alla guida dell’Unione Italiana come presidente, ruolo che, secondo l'attuale statuto, potrà ricoprire per l’ultima volta.

"Si tratta di creare situazioni che portino la nostra comunità nazionale a stare più insieme, più unita" ha chiarito Tremul. "Dobbiamo occuparci meno delle parti burocratiche e rendere la vita più semplice a tutti, favorendo i momenti di scambio", ha aggiunto spiegando che "quello che la pandemia ci ha fatto capire in questi due anni è che abbiamo bisogno di stare insieme senza confini, senza statualità e creare così una comunità unitaria".

"#noicni" è il suo slogan che guarda ai giovani ma non solo. Protagonisti della politica minoritaria devono essere secondo lui i membri dell’Unione che sono soprattutto "persone", unite da quello che è uno dei valori per lui fondamentali: l’unitarietà.

Tremul ha poi ricordato quello che lui ha fatto nel suo mandato precedente, anche nel periodo della pandemia durante la quale ha lavorato per risolvere i problemi pratici dei transfrontalieri.

È passato poi a presentare in breve il suo programma, che ha detto che “vuole dare risposte concrete”. "Importante lavorare con il nuovo governo sloveno", che ha detto "spera sia più sensibile alle necessità della minoranza di quello precedente" e che, quindi, aumenti i fondi per le comunità, per le quali ha promesso che se vincerà fornirà un supporto impiegando una persona nell’ufficio capodistriano che si occuperà di tutte le loro necessità.

Bisogna lavorare perché i connazionali tornino nelle comunità e perciò “come UI” ha detto Tremul “dobbiamo puntare sull’aspetto “umano”” e sul fatto di essere l’unica organizzazione che rappresenti "proprio tutti gli italiani", al di là della loro cittadinanza.

“Il mio compito nel prossimo mandato sarà di evidenziare qualche giovane che tra qualche anno prenda le redini dell’Unione", ha concluso Tremul, invitando i soci delle Comunità di Bertocchi, Ancarano e Crevatini a recarsi alle urne.

Barbara Costamagna