Il momento è favorevole - visto l'impegno del presidente Milanović per i croati in Bosnia Erzegovina- per avviare un'azione politica congiunta e richiedere il rispetto dei diritti acquisiti, quello dell'autoctonia e dell'autonomia culturale, scolastica ed economica della CNI. Potremmo riassumere così una delle conclusioni del Consiglio che - dopo l'intervento di Loredana Bogliun, personalità di spicco dei vertici regionali e dietini negli anni 90 - intende agire e richiedere una normativa particolare per la CNI e anche lo Statuto speciale per la Regione istriana. "Demandare a un'associazione culturale come l'Unione italiana, competenze politiche che ha dimostrato di non essere in grado di portare avanti è un errore" si è sentito dire ieri sera a Visinada dove si è parlato pure dei scarsi finanziamenti garantiti al Consiglio dalla Regione istriana e dallo Stato croato.
In questo contesto, va segnalato l'intervento del riconfermato deputato italiano al Parlamento di Lubiana Felice Žiža che, presente alla riunione, ha illustrato la situazione slovena dove lo stato garantisce centinaia di migliaia di euro per il funzionamento della CAN Costiera. "Avete un deputato di cui oggi non avete parlato e che oggi non avete nominato e che è l'interlocutore con lo stato e perciò deve intercedere per voi" ha detto Žiža al quale il consigliere Gaetano Benčić ha spiegato che "la Slovenia garantisce finanziamenti solo a soggetti pubblici, la Croazia invece alle associazioni".
Per quanto riguarda la Regione istriana, la vice-presidente Jessica Acquavita invece ha evidenziato la volontà di incrementare gli importi destinati al Consiglio ed ha ricordato che, proprio in virtù dell'autoctonia della CNI, ad essa vengono garantiti ulteriori contributi per tutta una serie di iniziative realizzate dal preposto assessorato e altri versati direttamente all'Unione italiana e alle sue istituzioni. "Una parte di questi ugualmente ad una parte di quelli governativi, potrebbero confluire nelle casse del Consiglio per permetterci di funzionare, di svolgere le riunioni ed avviare alcuni progetti" ha detto il presidente Gianclaudio Pellizzer intenzionato ad organizzare un incontro con tutti i soggetti coinvolti onde convogliare una fetta dei contributi alla sua istituzione.
Istituzione che presenterà - come deciso ieri sera - tre progetti al cosiddetto bando UPT per i mezzi che la Regione Friuli Venezia Giulia destina alla Comunità italiana dell'ex Jugoslavia. Quello relativo alla terza e ultima parte della ricerca sulla vitalità della lingua italiana portato avanti da un gruppo di ricercatori coadiuvati proprio dalla professoressa Loredana Bogliun, l'avvio di una serie di iniziative, tra le quali un'emittente radiofonica, che vadano a rafforzare la piattaforma multimediale "Mosaico istriano" e un simposio sulla strage di Vergarolla.
Deciso inoltre il tema del concorso "In Histria verba manent" destinata agli alunni delle scuole della Regione istriana e che sarà dedicato alla canzone "L'arca di Noè" di Sergio Endrigo.
Infine, il Consiglio ha fatto proprie le istanze della Scuola media superiore italiana di Rovigno preoccupata delle intenzioni ministeriali che nella pianificazione di iscrizione per l'anno 2022/23 intende ridurre il numero di indirizzi scolastici. Per la SMSI rovignese c'è il pericolo di vedersi cancellare il triennio del ramo commessi.
Lionella Pausin Acquavita