Si terranno dunque domenica 26 giugno le elezioni per il rinnovo dell’Assemblea, per quello della Consulta UI di Capodistria e per i presidenti dell’Unione italiana e della Giunta esecutiva. In concomitanza andranno al voto pure diverse Comunità degli italiani chiamate a rinnovare le strutture dirigenziali interne. “In questi giorni mi sono consultato con numerosi sodalizi proponendo varie date e quella che ha ottenuto le maggiori preferenze è stata proprio IL 26 giugno”, ha affermato il presidente dell’Unione Maurizio Tremul consapevole che i tempi sono un po’ stretti ma ricordando pure che il mandato scade il 18 luglio e che dunque si deve andare al voto entro quella data. “L’intento di tutti era quello di evitare la piena estate quando molte persone sono in ferie” ha detto il presidente UI illustrando lo scadenzario elettorale che nei termini rimane sostanzialmente quello delle passate tornate elettorali e cambia solo nelle date. Il procedimento prenderà il via il primo giungo, entro il 3 è prevista la consegna delle liste o proposte di candidatura e poi via via tutto il percorso che prevede la convocazione della prima Assemblea entro il 27 luglio. Tremul ha voluto fare alcune precisazioni ricordando che naturalmente si andrà al voto rispettando le disposizioni del vecchio Statuto e in merito ad alcune notizia che vengono messe in circolazione ha detto: “Noi abbiamo uno Statuto registrato dal competente ufficio della Regione litoraneo montana e perfettamente conforme alla Legge sulle associazioni del 2014 e alle successive modifiche del 2017, quindi andiamo al voto in piena legalità e nel rispetto della normativa esistente”. Alla domanda se lo scadenzario elettorale sarà approvato dall’ Assemblea il presidente dell’Unione ha risposto: “Lo Statuto parla molto chiaro il presidente UI indice le elezioni, stabilisce la data elettorale e lo scadenzario è un aspetto tecnico. Il problema, in questo momento, è che per rispettare i termini statutari non c' è la possibilità materiale di poter andare in Assemblea ma questo non è dipeso da me bensì da altre circostanze, da altre questioni che hanno preso tutto il mese di maggio. Tutto poteva essere organizzato in maniera più razionale, più oculata”. Tremul ha comunque ricordato che l’Assemblea dovrà comunque riunirsi per approvare invece la Commissione elettorale centrale e il Comitato generale di controllo delle elezioni.

Lionella Pausin Acquavita

Foto: Archivio personale
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