Le mostre, con una quindicina di cartelloni che sintetizzano il lavoro svolto in un anno di ricerca dagli alunni delle 5 scuole coinvolte, vanno a chiudere questa prima fase del progetto educativo transfrontaliero. Un'iniziativa finanziata dalla Regione Veneto con partner capofila l'ENGIM e l'Unione Italiana, ma che ha visto coinvolte -come ha precisato il suo ideatore e coordinatore Vittorio Baroni - una quarantina di enti e quasi 250 persone. Al di là dell'importante valore del lavoro di ricerca svolto dai ragazzi, il progetto è significativo per i rapporti interpersonali che si sono creati. "Sono nate amicizie, sono nate relazioni tra le due sponde dell'Adriatico e sono nate anche nuove idee e nuove progettualità", ha detto Baroni nel corso della conferenza stampa alla quale hanno partecipato, oltre che alla Console Palmieri, il Vicesindaco di Rovigno David Modrušan, i Presidenti degli esecutivi della CI e dell'UI, Gianfranca Šuran e Marin Corva, e la Preside della Scuola Media Superiore Italiana di Rovigno Ines Venier che non ha nascosto una punta d'orgoglio quando il suo istituto è stato definito "modello di eccellenza". "La consapevolezza dell'importanza del nostro patrimonio culturale, linguistico e identitario è insito in noi ed è uno dei messaggi che reputiamo un obbligo e che cerchiamo di trasmettere quotidianamente ai nostri ragazzi", ha detto la Venier.
Gli alunni rovignesi si sono distinti in tutti gli otto temi riguardanti Rovigno e la Serenissima in cui - ricordiamo - si articolava il progetto: sostenibilità, arte, gastronomia, commercio, architettura, etnologia, musica e produzione. In margine all'incontro il professore Sandro Manzin ci ha illustrato il lavoro che i ragazzi hanno svolto assieme a lui e agli altri docenti ed inerente ai leoni marciani, all'organo Barbini, alla pesca e alla "batana", alla produzione di vino e olio e fino alla preparazione dei piatti tipici - ed ancora oggi sulle tavole - nel periodo della Serenissima. "La mostra propone una foto rappresentativa ed un breve testo esplicativo, ma poi attraverso il codice QR della piattaforma digitale si accede a tutti i contenuti aggiuntivi che possono essere testi, foto, video, materiale d'archivio, disegni e quant'altro", ha spiegato il docente lasciando poi spazio agli allievi che hanno rallegrato l'incontro proponendo alcune canzoni della tradizione musicale rovignese. "Una grande occasione d'orgoglio", il commento della Console Palmieri che ha rilevato "l'importanza del poter condividere - al di là dei confini -un patrimonio culturale comune".
Da ricordare infine che a Rovigno la Palmieri è stata ricevuta pure dal Sindaco Marko Paliaga ed ha visitato il Centro di Ricerche Storiche e la locale Comunità degli Italiani. La sua due giorni istriana si è conclusa quindi a Valle dove ha incontrato gli amministratori municipali e i rappresentanti della componente italiana.
Lionella Pausin Acquavita