“Cambiamento“ la parola d’ordine per Felice Žiža che a Buie è tornato a ricordare le principali ragioni della sua candidatura che si pone come imperativo il rafforzamento del ruolo politico dell’Unione italiana. “UI che è e deve rimanere l’istituzione principale, unica a rappresentare congiuntamente gli italiani di Croazia e Slovenia” ha ripetuto più volte Žiža ed ha aggiunto: “Ma, per essere più forte sul territorio, consolidare il concetto di unitarietà e attuare i diritti della CNI, l’Unione deve collaborare con la CAN costiera in Slovenia e con i consigli della minoranza italiana in Croazia”. Anche a Buie, il candidato è tornato a promettere il suo impegno per l’uniformità di tutela che registra una disparità nei due stati ma anche tra le varie località della Regione istriana e quindi tra l’Istria ed il Quarnero o Dalmazia e Slavonia. “Un primo passo potrebbe essere la costituzione di alcuni uffici per il bilinguismo dislocati sul territorio” ha detto Žiža prendendo da esempio quello capodistriano ma anche- con qualche potenziamento- la simile istituzione promossa dalle autorità istriane. “Va ascoltato il territorio” ha detto Žiža ed in questo contesto - da medico- ha voluto lanciare un messaggio relativo all’ Ospedale di Isola, da trent’ anni off limits per i pazienti dell’ex buiese. “Servono accordi interstatali, ma il nosocomio è pronto a riaprire le porte” ha detto Žiža che intende inoltre, farsi interprete - presso i programmi di Radio e TV Capodistria- dei reclami sentiti da più parti e relativi alla mancanza di notizie dal territorio e sulle attività della Comunità nazionale italiana. “Nel frattempo però vanno rafforzate pure le redazioni italiane di Radio Pola e Radio Fiume e sostenuti gli altri mezzi d’informazione minoritari” ha detto il candidato alla presidenza dell’Unione italiana.
(lpa)