Nel programma celebrativo della Giornata della patrona di Rovigno Santa Eufemia rientra la mostra del maestro internazionale di fotografia artistica Virgilio Giuricin, nel 65. esimo anniversario della sua attività. All’inaugurazione presso la galleria del Centro di arti visive Batana, è intervenuto un numeroso pubblico a dimostrazione della validità dell'autore, classe 1934. L'artista è stato presentato da Riccardo Bosazzi a nome dell’Associazione artistico culturale ''Giusto Curto'', dalla critica d'arte Višnja Slavica Gabout, dal direttore del Museo civico di Albona Tullio Vorano, dal direttore del Centro di arti visive di Rovigno Mladen Boljkovac e da Daniele Suman in rappresentanza dell'Unione Italiana. '' Le fotografie di Virgilio Giuricin'‘ come sottolineato, hanno valore artistico, storico e documentaristico con temi e soggetti pensati e studiati e allo stesso tempo spontanei. ''Virgilio Giuricin in veste di cronista '' ha precisato Tullio Vorano '' in veste di cronista ha immortalato scene e immagini che ormai appartengono al passato, a un periodo che le nuove generazioni conoscono poco, per cui le sue istantanee sono i testimoni di un'epoca''. L'artista ha ringraziato tutti coloro che l'hanno sostenuto nei 65 anni di attività, in particolare la famiglia. ''I miei cari ''ha detto'' in tutto questo tempo ha dovuto fare tanti sacrifici per permettermi di realizzarmi come artista e fotografo. Ricordiamo che Virgilio Giuricin ha all’attivo 174 mostre personali sia in Croazia che all'estero e la partecipazione a ben 862 mostre collettive. Per la sua attività ha ricevuto 267 premi e riconoscimenti in 46 paesi del mondo. Tra questi il titolo di Cavaliere dell'Ordine della Stella della solidarietà italiana, conferitagli nel 2007 dall'allora presidente italiano Giorgio Napolitano. E si può dire inoltre che Giuricin sia una delle ultime se non l'ultima illustre vittima della repressione del regime comunista che nel 1986 lo aveva condannato per spionaggio a favore dell'Italia. Trascorse 365 giorni in carcere con 5 capi di accusa e in seguito venne assolto dal Tribunale militare supremo dell'Armata popolare jugoslava. Dopo 27 anni di battaglie giuridiche è stato almeno materialmente risarcito. La mostra rimane aperta fino al 6 novembre.
Valmer Cusma