Il ministro degli esteri italiano, Di Maio a Zagabria per il quarto Comitato di coordinamento Croazia-Italia. L’omologo croato Gordan Grlić-Radman lo ringrazia della visita voluta nonostante la complessa situazione epidemiologica e le restrizioni. “Tra i due paesi la collaborazione è ottima ma esistono margini per migliorarla ulteriormente“ concordano i due capi diplomazia.
Riunioni in videoconferenza per i responsabili dei settori economia, ambiente, agricoltura, trasporti scienza ed istruzione tornati a risentirsi a due anni dall’ultimo Comitato di coordinamento, mentre Di Maio ha voluto essere invece a Zagabria di persona e annunciare assieme al collega Grlić-Radman il raggiungimento di un accordo per l’ avvio dei negoziati – appena possibile- sulla delimitazione marittima e la creazione delle rispettive zone economiche esclusive, sulle quali entrambi i governi stanno lavorando. Particolare attenzione quindi al Mare Adriatico “bene condiviso che ci vede uniti nell’obiettivo di salvaguardia e tutela” si è sentito dire a Zagabria dove è stato concordato pure un allargamento del Comitato di coordinamento al settore della cultura, dell’editoria e dei media come pure a quello del turismo. “Scambio d’informazioni ed esperienze e rafforzamento del partenariato per venire incontro – anche con l’inclusione del comparto privato nei lavori del Comitato- ad alcuni dei settori più colpiti dalla pandemia” è stato detto dai due capi diplomazia che hanno annunciato un Forum economico-commerciale da organizzare in concomitanza al prossimo incontro interministeriale. E se sul piano internazionale come affermato da Grlić-Radman “Roma e Zagabria concordano che la stabilità dell’Europa sud-orientale va garantita dando chiare prospettive di adesione agli stati dei Balcani occidentali che rispettano i criteri di adesione all’UE su quello interno, è importante continuare il dialogo costruttivo inerente alla salvaguardia delle rispettive minoranze nazionali". Un auspicio condiviso pure da Luigi Di Maio che ricordando l’incontro avuto domenica sera a Zagabria con gli esponenti della Comunità nazionale italiana ha dichiarato : “Simbolo della nostra straordinaria ricchezza sotto il profillo culturale, sociale ed economico tra Italia e Croazia è l’ area che condividiamo dell’Alto Adriatico, e simbolo di questa ricchezza sono anche le nostre rispettive comunità che testimoniano non solo il legame storico ma anche la vitalità di un rapporto che si fonda su solidi principi e valori”. “Con il collega ministro e con i rappresentanti della minoranza italiana abbiamo approfondito il dialogo sulla tutela e i margini di ulteriore miglioramento sui cui ci metteremo al lavoro nei prossimi mesi “ha concluso il capo della Farnesina.
Lionella Pausin Acquavita