“L’atteggiamento della Mađarević ha danneggiato gravemente la reputazione del paese, le prime ispezioni confermano che si tratta di una grave violazione delle norme professionali mentre nelle prossime ore sarà avviato il procedimento disciplinare”. E’ il ministro degli esteri croato, Gordan Grlić Radman a parlare e a ribadire che un diplomatico deve seguire regole precise anche nella vita privata. Ancor prima delle misure ministeriali a distanziarsi dalle dichiarazioni della prima segretaria dell’ambasciata croata a Berlino il capo dello stato Kolinda Grabar Kitarović ed il premier Plenković che le hanno definite inaccettabili.
“Per fortuna è ancora possibile un’Europa pura, solo per europei bianchi come lo era trenta anni fa” avrebbe scritto la Mađarević pubblicando alcune foto della costa adriatica croata e proponendo il suo post quale slogan per una buona vacanza. Inizialmente la diplomatica si è difesa -sempre sulla sua pagina Facebook ora cancellata -sostenendo di essere libera di parlare come privata cittadina mentre in seguito ha affermato che il suo profilo era stato violato da presunti pirati informatici. Giustificazioni inaccettabili e aggravate dalle precedenti pubblicazioni di altri status razzisti, omofobi e xenofobi della Mađarević che allarmata dalla crisi migratoria ha messo in discussione il principio dei diritti umani e ha attaccato anche la cancelliera Angela Merkel.
Il caso è stato discusso -ieri- nel corso di un incontro informale tra l’ambasciatore tedesco a Zagabria, Klinke e il capo della diplomazia croata. Come affermato da quest’ultimo, si è trattato di una visita di cortesia nel corso della quale il diplomatico tedesco ha espresso comprensione per l’incresciosa situazione. Gordan Grlić Radman ha annunciato invece “tolleranza zero per qualsiasi forma di razzismo e xenofobia e per chi danneggia la reputazione politica e diplomatica del paese”. Paese, la Croazia, che si appresta –ricordiamo- ad assumere tra qualche mese la presidenza dell’Unione Europea.
Lionella Pausin Acquavita