Durante il suo soggiorno a Zagabria il Procuratore capo europeo Laura Kodruta Kovesi ha apprezzato la volonta' delle autorita' croate di combattere contro la corruzione e le malversazioni di cui sono oggetto i finanziamenti provenienti dalle casse europee. Ha reso noto che a livello comunitario sono in atto 1.200 indagini sulle quali viene mantenuto il massimo riserve. "La corruzione e' diffusa in tutta l'Europa e praticamente non c'e' un paese che sia completamente pulito". Lo ha dichiarato il Procuratore capo europeo Laura Codruta Kovesi nell'incontro stampa a Zagabria, nel quale si e' compiaciuta con le autorita' croate per la volonta' di scoprire e far piena luce su fenomeni dannosi alle casse europee come la corruzione, truffe e lavaggio di denaro sporco. "Tutti i casi sono importanti alla stessa maniera" ha aggiunto "sia che si tratti di ministri o comuni cittadini in quanto la legge e' uguale per tutti". Ha detto ancora che al momento la Procura Europea sta indagando su 1.200 casi sui quali pero' mantiene il massimo riserbo. "Stiamo indagando anche in Croazia" ha precisato "per cui sono da attendersi nuovi arresti". Ricordiamo a proposito che in tempi recenti le indagini hanno portato all'arresto di diversi ministri, funzionari e manager croati. Laura Codruta Kovesi ha quindi invitato i cittadini croati a denunciare all'ufficio della Procura Europea aperto a Zagabria i casi di malversazione di cui fossero a conoscenza. "I funzionari parlano il croato" ha spiegato "per cui non c'e' alcuna difficolta' nella comunicazione". Infine ha affermato che l'entrata nell'eurozona comportera' per la Croazia una maggior tutela del bilancio, l'applicazione coerente delle leggi e una piu' efficiente tutela dalla criminalita'.
Valmer Cusma