Foto: EPA
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In Croazia continua l'agitazione delle infermiere e del personale tecnico sanitario e amministrativo che ieri per la quarta volta hanno dato vita a comizi a sfondo salariale dinanzi agli ospedali di Sisak, Čakovec, Bjelovar e Zara. Chiedono l'aumento dello stipendio del 10 percento e per il 12 maggio annunciano una grande dimostrazione a Zagabria. Allo sciopero bianco dei giudici in Croazia si aggiunge il malcontento a sfondo salariale di alcune categorie del sistema sanitario pubblico. Vale a dire le infermiere e il personale tecnico sanitario e amministrativo che hanno dato vita a manifestazioni di protesta pacifica dinanzi agli ospedali di Sisak, Čakovec, Bjelovar e Zara. Chiedono l'aumento della paga del 10 percento, così come di recente concesso dal governo ai medici, per cui non si accontentano del ritocco offerto dal 3 al 5,5 percento. "Non c'è giustizia" dicono, "ai medici è stato dato tutto, a noi soltanto le briciole". E si protesta anche per il miglioramento delle condizioni di lavoro. Infatti si fa presente che nel sistema sanitario pubblico mancano 4.500 tra infermiere e tecnici sanitari. E succede che a carico di un'infermiera ci siano fino a 30 pazienti. La categoria inoltre si lamenta delle scarse misure di sicurezza sul lavoro e del crescente pericolo di aggressione e degli sforzi fisici. Lo stipendio di un'infermiera principiante è di 600 euro, senza contare le aggiunte per i turni, per cui tante optano per la Germania dove si arriva a 2.600 euro. Il 12 maggio, giornata internazionale delle infermiere, a Zagabria si terrà una grande dimostrazione di protesta della categoria.

Valmer Cusma