In Croazia le vicende di corruzione e di criminalità economica purtroppo non sono un fenomeno isolato. Nell'ultima in ordine di tempo di cui scrive ampiamente la stampa croata è coinvolto l'ex presidente della direzione dell'azienda statale Hrvatske Ceste – Strade croate. È stato arrestato nella sua casa ad Osijek dagli investigatori dell'USKOK, l'Ufficio per la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata e dalla polizia. Nella stessa operazione a Zagabria e a Vukovar sono finiti in manette suo cugino Zoran Škorić, direttore dell'azienda edile Koteks di Osijek, e Sanda Bajtl, dell'azienda Structivo. I tre sono sospettati di accomodamenti vari e di appalti pubblici pilotati nella costruzione di alcune opere edilizie sulla tangenziale del capoluogo della Slavonia. I reati ipotizzati nei loro confronti rientrano appunto nella sfera della corruzione e della criminalità economica. I tre sono ora sotto l'interrogatorio dell'Uskok, che quindi deciderà sulla richiesta del fermo cautelare e sull'avvio delle indagini, il che viene dato per scontato. Josip Škorić lo ricordiamo, a sorpresa si era dimesso dall'incarico un mese fa. Sulla vicenda il premier Andrej Plenković non ha rilasciato commenti limitandosi a dire di attendere la posizione in merito della Procura di stato.
Valmer Cusma