Nessun contenuto italiano nel programma di Fiume Capitale europea della cultura, però in cambio molti onori e inchini all'ideologia comunista, evidentemente tanto cara all'amministrazione socialdemocratica della città, in buona parte erede del Komitet. Dopo l'ostinazione del sindaco Vojko Obersnel a restaurare con i fondi pubblici la motonave Galeb di Tito, ora si rispolvera la stella rossa partigiana a cinque punte che illuminerà il cielo dei fiumani. Come si deduce dal testo esplicativo del progetto, sul grattacielo della città verrà collocata una scultura oggettuale in cemento armato e ferro a forma appunto di stella. L'opera è dell'artista Nemanja Cvijanović che intende realizzare un monumento a difesa dal pericolo della distruzione e dell'oblio di una precisa epoca storica. Dunque, come componente identitaria della città, gli Italiani no, ma la stella rossa sì. E il grattacielo sul quale sarà collocata è stato costruito tra la fine degli anni Trenta e il 1942, su progetto dell'architetto Umberto Nordio di Milano. E non sarebbe da meravigliarsi troppo se alla cerimonia dell'inaugurazione della stella venissero schierati un plotone dell'Armata popolare jugoslava e i bambini fiumani vestiti da pionieri con le bandierine di Tito in mano.
Valmer Cusma