Si annuncia nel segno di tre grandi artisti la cultura slovena durante quest'anno appena iniziato: il governo ha proclamato il 2023 anno del poeta e partigiano Karel Destovnik Kajuh, nel centenario della sua nascita che ricorreva lo scorso dicembre; anno dell'architetto Edvard Ravnikar, omaggio nel trentennale della morte ad uno degli architetti sloveni più importanti dell'epoca moderna, e infine anno dello scrittore Ivan Tavčar, uno dei principali scrittori sloveni del periodo del realismo, scomparso giusto un secolo fa.
Eroe della Resistenza nato vicino a Celje nel 1922 e caduto in battaglia nel 1944 appena ventunenne, Karel Destovnik Kajuh è considerato un classico della letteratura slovena novecentesca. Quasi tutte le sue poesie si ispirano alla vita dei partigiani e si distinguono per intensità emotiva ed efficacia espressiva. Il Ministero della cultura di Lubiana nel proclamare il 2023 anno di Kajuh ha inteso recuperare un progetto celebrativo bocciato dal precedente esecutivo. Tra le iniziative salienti in suo ricordo, una mostra inaugurata a dicembre presso la Biblioteca nazionale e universitaria della capitale, mentre una cerimonia ufficiale si terrà alla vigilia dell'anniversario della morte del poeta, il prossimo 21 febbraio.
Edvard Ravnikar, nato a Novo Mesto nel 1907 e scomparso nel 1993, allievo a Vienna e a Lubiana di Jože Plečnik ma anche, a Parigi, di Le Corbusier, è uno dei maggiori architetti del secondo dopoguerra, autore del piano regolatore della città di Nova Gorica, e di interventi importanti a Lubiana (dove ha firmato il progetto dell'odierna piazza della Repubblica e della Galleria d'arte moderna) e a Kranj.
Quanto infine a Ivan Tavčar, nato nel 1851 e morto nel 1923, avvocato, scrittore e deputato al parlamento austriaco, è ritenuto il creatore del racconto sloveno di ambientazione rurale. Scrisse anche alcuni romanzi storici ispirati alle vicende nazionali del Cinque e Seicento, fra cui il più noto è la "Cronaca di Visoko", tradotto anche in italiano.
Ma a proposito di anniversari letterari: fra i tanti da segnarsi quest'anno, per celebrarli, il centenario della nascita di Italo Calvino, l'autore delle "Città invisibili" e del "Barone rampante", scrittore amatissimo in Italia e nel mondo per quel suo particolare modo di raccontare, sempre sospeso fra sogno e realtà. Calvino è uno degli scrittori italiani contemporanei che hanno riscontrato maggiore successo a livello internazionale, tradotto in oltre 45 lingue (compreso lo sloveno). Un grande classico che il centenario ci invita a rileggere e a riscoprire.