Un parterre di ospiti di prim'ordine e apertura con lo scrittore russo Sergej Lebedev per il nuovo appuntamento di Fabula, il festival delle letterature del mondo organizzato dalla casa editrice Beletrina in collaborazione con lo Cankarjev dom al via domani a Lubiana, nuovamente in presenza dopo la formula ibrida della scorsa edizione. Quarantenne moscovita, Sergej Lebedev è tra gli autori più interessanti della sua generazione e una voce forte dell'opposizione russa. Scrive dell'oggi, di tensioni e conflitti irrisolti che pesano sulla società del suo Paese, in una meditazione quasi ossessiva sulla Storia e la memoria. "La radice del male - ha affermato in questi giorni commentando l'attacco della Russia all'Ucraina - è una mentalità razzista post-imperiale inalterata nel tempo, che era e resta il presupposto di fondo dell'aggressiva politica di Putin. Potremo chiedere perdono agli ucraini - ha aggiunto - solo quando avremo condannato i criminali di Stato al potere". In occasione del festival arriva in libreria la traduzione slovena del suo romanzo "Il confine dell'oblio".
Interessanti anche gli altri nomi internazionali protagonisti della rassegna, declinata in una serie di incontri fino a tutto aprile. Tra questi Zora del Buono, scrittrice zurighese, che accompagna la presentazione del suo ultimo libro, "La marescialla", una saga familiare in parte ambientata in Slovenia, terra di origine di una coraggiosa nonna comunista di cui l'autrice ha ereditato il nome. Sul filo conduttore della "fragilità" umana e sociale, scelto a tema dell'anno, altre significative presenze saranno quelle della scrittrice cult giapponese Mieko Kawakami e, molto attesa con una 'lectio' a fine aprile Chimimanda Ngozi Adichie, l'autrice nigeriana che racconta le donne e il razzismo, tra le scrittrici più importanti della scena internazionale.