"Un chirurgo che dà lustro alla storia contemporanea della medicina italiana per la sua forte abnegazione etica e professionale". Così Duccio Vanni, storico della medicina dell'Università di Firenze, tratteggia la figura di Geppino Micheletti, il medico dell'ospedale di Pola che dopo l'eccidio di Vergarolla del 18 agosto 1946, continuò a operare i feriti e a salvare decine di vite nonostante gli fosse giunta notizia della morte, in quella spaventosa esplosione, dei suoi due figli piccoli e di alcuni altri familiari.
L'episodio di Vergarolla - 65 vittime accertate, un attentato rimasto senza colpevoli e senza giustizia - rappresenta, per citare ancora l'autore, "l'acme estrema del percorso biografico e professionale" del dottor Micheletti, che il libro di Vanni consente di seguire nella sua interezza .
Nato a Trieste nel 1905, dopo la laurea all'Università di Torino (cui aggiungerà in seguito una doppia specializzazione, in chirurgia generale a Padova, e in ortopedia e traumatologia a Bologna) nei primi anni Trenta aveva intrapreso quasi subito la carriera di chirurgo presso il "Santorio Santorio" di Pola, rivelandosi un professionista brillante e molto versatile. Una competenza incrementata allo scoppio della guerra anche come chirurgo militare in Dalmazia.
Geppino Micheletti lascia Pola il 31 marzo 1947: la firma del Trattato di Parigi è del 10 febbraio, gran parte della popolazione italiana ha già abbandonato la città, Micheletti è tra gli ultimi a partire per l'esilio. Trascorrerà gli ultimi anni della sua vita a Narni , in provincia di Terni, lavorando come primario, sempre con la massima efficienza e professionalità, fino alla morte prematura avvenuta nel 1961. Dalla scorsa primavera, nel centro umbro, sono intitolati al dottor Micheletti i giardini sotto l'ospedale. Ed è solo l'ultimo dei riconoscimenti che nel corso degli anni sono giunti ad onorare la memoria di questo medico dal grande cuore dopo le onorificenze ricevute in vita. Speriamo di non fermarci qui, dice a Radio Capodistria il professor Vanni. Il riferimento è anche alla proposta avanzata dal Consiglio della minoranza italiana della Regione Istriana di intitolare al medico eroe della strage di Vergarolla il nuovo policlinico regionale di Pola.
Il volume di Duccio Vanni "Geppino Micheletti. 1905-1961" è pubblicato da Apice libri di Sesto Fiorentino in un'edizione con traduzione in lingua inglese, con l'obiettivo - spiega ancora l'autore - di raggiungere gli esuli giuliani e i loro discendenti nel mondo.