Si interroga sull'"Architettura sincera" la 39ma edizione delle Giornate piranesi dell'architettura, occasione ormai storica di incontro dell'architettura europea promossa dalle Gallerie costiere di Pirano.
In una società complessa come la nostra, c'è ancora posto per un'architettura che sia onesta nella sua narrazione, nell'espressione concreta, nel contesto, nel suo intento e nell'interpretazione della storia? Può esistere una sincerità dell'architettura, indipendente dalla politica, dal capitale, dalle tendenze globali?
A cercare di fornire qualche risposta e a presentare il loro personale punto di vista sull'argomento sono stati invitati relatori di vari Paesi, architetti ed esperti provenienti da Slovenia, Repubblica Ceca, Italia, Croazia, Austria e Spagna, che animano l'odierno convegno ospitato all'Auditorium di Portorose. Il cui coronamento sarà rappresentato questa sera - al Centro espositivo Monfort - dall'assegnazione del Premio Piranesi, tradizionalmente rivolto al mondo degli architetti del Centro Europa e intitolato al celebre artista italiano del Settecento Giambattista Piranesi i cui avi, come dice il nome, erano originari di Pirano.
Per l'edizione 2022 sono state nominate oltre 50 opere d'architettura costruita, nel periodo 2019-2022, in un'area che va dall'Austria alla Grecia, dall'Italia alla Serbia, cui si aggiungono i progetti degli studenti di architettura, presentati da 19 università europee.
Tra le cinque realizzazioni selezionate per la Slovenia c'è anche il recupero di un monumento di interesse nazionale, la medievale certosa di Žiče, in Stiria. Un intervento, firmato dall'architetto Rok Žnidaršič, che ha diviso gli esperti per la scelta del progettista di dotare la chiesa conventuale, da due secoli senza tetto, di una copertura mobile.
I lavori che concorrono al Premio Piranesi saranno anche oggetto di una mostra, visitabile al Monfort fino a tutto dicembre.