Un testo di grande successo in tutta Europa, dove ne sono stati protagonisti artisti della statura di Alain Delon e di Donald Sutherland. "Variazioni enigmatiche" di Éric-Emmanuel Schmitt è un thriller psicologico e allo stesso tempo una inusuale storia d'amore.
Il titolo fa riferimento a una partitura del compositore inglese Edward Elgar, quattordici variazioni su una melodia che sembra impossibile riconoscere, così come Schmitt - autore francese che è tra i drammaturghi contemporanei più rappresentati al mondo - sembra concepire il rapporto tra gli essere umani come qualcosa che possiamo solo intuire e che resta di fatto inconoscibile.
È la storia del confronto fra due uomini, un genio misantropo premio Nobel per la Letteratura che ha scelto di vivere in un'isola sperduta del mare della Norvegia, e un giornalista che ha ottenuto di violarne l'autoreclusione per un'intervista.
È o non è autobiografico il suo nuovo romanzo, racconto di un amore epistolare che va avanti da vent'anni? Lo scrittore, pressato dalle domande, prima nega, poi ammette. È a questo punto che iniziano i colpi di scena, e che l'incontro, tra ferocia e compassione, si trasforma nella scoperta di verità taciute. Nessuno dei due interlocutori è davvero quello che appare, così come non lo è la donna destinataria delle lettere, amata da entrambi.
"Due ore di suspense, duelli verbali e riflessioni", sintetizza Neva Rošić, che firma la regia dello spettacolo prodotto dal Dramma italiano di Fiume in scena oggi al Teatro Verdi di Muggia, ultimo appuntamento della stagione realizzata dal Comune e dall'Ente regionale teatrale del Friuli venezia Giulia. Nel ruolo dei protagonisti, Aleksandar Cvjetković e Mirko Soldano.
"Variazioni enigmatiche", applaudito a Fiume a dicembre, sostituisce nel cartellone muggesano "Lockclown", produzione della compagnia fiumana la cui tournée è stata cancellata. Sipario alle 17.30.