La storia ha come sfondo la guerra tra la Repubblica Serenissima e l'impero ottomano protrattasi per un quarto di secolo dal 1644 al 1669 e l'ambiente è il Seicento, un secolo ricordato per le sue bellezze: le splendide chiese barocche, la musica da camera, la pittura di Rembrandt, le meraviglie di Versailles. Ma è stato anche un secolo di grandi calamità: la guerra dei Trent'anni, la più sanguinosa e distruttiva mai combattuta fino ad allora, la peste mirabilmente descritta dal Manzoni, le carestie, la miseria di gran parte della popolazione.
Ne “La battaglia del Leone di Venezia” l'autore fa rivivere con grande suggestione le feste e gli splendori della Serenissima, i misteri e le crudeltà dell'harem del sultano, i roghi dell’Inquisizione, oltre alle grandi battaglie navali combattute nei mari del Levante tra le due più potenti flotte del Mediterraneo. Marco Civran è il giovane figlio di un mercante veneziano, sempre per mare a caccia di avventure. Si invaghisce di Thea, la sorella di un amico greco, e ha intenzione di corteggiarla. L'occasione si presenta quando Thea si imbarca alla volta di Creta: durante il viaggio i due assistono a una cruenta battaglia nel mare Egeo tra le galee cristiane dei Cavalieri di Malta e una piccola flotta ottomana, che viene sopraffatta. Marco non lo sa ancora, ma quello spettacolo è solo un'avvisaglia delle imprese che lo attendono in futuro. (mid)
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