I due premi principali ex aequo sono andati al fotografo Stojan Kerbler e al coreografo e danzatore Milko Šparemblek. Kerbler, classe 1938, è una delle maggiori personalità della fotografia slovena degli ultimi cinquant'anni. Il suo obiettivo ha voluto cogliere le genti e le tradizioni della sua terra, la regione del Prekmurje. Artista di fama internazionale il coreografo edanzatore Milko Šparemblek che dall'alto dei suoi 91 anni è il più longevo dei coreografi ancora in attività al mondo. Nel corso della sua carriera ha portato in scena oltre 150 spettacoli di danza, lirica e di teatro. E' stato tra l'altro direttore del corpo di ballo del Metropolitan di New York e del Balletto dell'Opera di Lione. Altri sei i riconoscimenti del Fondo Prešeren, andati all'attrice Nina Ivanišin, al musicista Luka Juhart, al regista Rok Biček, al costumista Alan Hranitelj, al designer Nejc Prah e alla traduttrice Suzana Koncut. Accanto alle note celebrative non sono mancati i riferimenti critici per quanto riguarda le condizioni in cui si trovano oggi ad operare quanti operano nel mondo della cultura. La presidente del consiglio di amministrazione del Fondo Prešeren, Ira Ratej, ne ha parlato ampiamente, esprimendo tutta la sua preoccupazione per la scarsa sensibilità dello stato nei confronti di chi si occupa di cultura. "È necessaria" ha osservato "una politica culturale più efficace e soprattutto più sensibile per i contenuti e le proposte e più generosa nel campo dei finanziamenti. Se è vero che la cultura in tutte le sue espressioni contribuisce alla valorizzazione dell'identità individuale e collettiva di un popolo e di una nazione e anche purtroppo vero che il mondo della cultura da solo non può fare fronte alla legge del mercato e che spesso il valore di un’opera d'arte viene giudicato secondo dei valori che non l'arte vera e propria non hanno niente a che fare". "Gli artisti" ha osservato ancora "non sono egoisti, ma hanno anche bisogno delle risorse per sopravvivere. Fate in modo che possa essere così, perché l'artista è destinato a scomparire ma la sua opera rimane per sempre".

Miro Dellore

Foto: MMC RTV SLO/BoBo
Foto: MMC RTV SLO/BoBo