Un megafestival, per quantità di ospiti (tanti stranieri) e per numero degli eventi, un cartellone che spazia tra una molteplicità di generi e di protagonisti.
Eccola, l'edizione 2022 di Pordenonelegge, con gli autori e i libri sotto l'egida della spiga di grano, simbolo di rigenerazione ma anche allusione al conflitto in Ucraina e alla crisi delle risorse, scelto come logo della manifestazione. Molti incontri si focalizzeranno sull'attualità, la politica, l'economia.
L'invito del direttore artistico Gian Mario Villalta è in ogni caso a esplorare e a farsi sorprendere dalle scelte: "Quando dico che bisogna coltivare anche la curiosità ed essere capaci di uscire dall'abitudine, intendo suggerire di non affidarsi solamente ai nomi a noi cari, ai beniamini televisi, ma di lasciarsi stimolare per provare ad esplorare qualcosa del sapere, della conoscenza, della ricerca, perché anche in questo caso abbiamo dei personaggi di straordinaria levatura".
Tanti, naturalmente, anche i grandi nomi di scrittori, italiani e internazionali, presenti a questa 23/a Pordenonelegge, fra i quali la vincitrice del premio "La storia in un romanzo" Jhumpa Lahiri. La consegna del riconoscimento, sabato 17 settembre al Teatro Verdi di Pordenone, sarà l'occasione per presentare il nuovo libro della scrittrice indoamericana, "Racconti romani". Una raccolta che è anche l'omaggio all'Italia di una grande autrice internazionale che ha scelto Roma come città di elezione e l'italiano come lingua del cuore.
A proposito. Una delle novità editoriali che saranno presentate sul palco del festival è il nuovo Vocabolario Treccani, in uscita a ottobre. L'edizione 2022, diretta dai linguisti Valeria Della Valle e Giuseppe Patota, è la prima a mettere a lemma anche le forme femminili, gatta e gatto, medica e medico, in ordine alfabetico. Una rivoluzione nel modo di fare i dizionari, per rendere questo strumento più inclusivo e attento alla parità.