"Quel giorno tu sarai (Evolution)', del regista ungherese Kornél Mundruczó, è il film che aprirà stasera al Politeama Rossetti il 33. Trieste Film Festival.
Il fim è una riflessione sulla memoria della Shoà, spiega - intervistata da Barbara Urizzi - Nicoletta Romeo, direttrice artistica (insieme a Fabrizio Grosoli) di un appuntamento molto amato dai cinefili. "Un film che ci ha veramente conquistato, di un grandissimo regista, che arriva nelle sale italiane a partire dal 27 gennaio e quindi lo presentiamo in anteprima italiana dopo che è stato acclamato all'ultimo Festival di Cannes lo scorso luglio. È un trittico su una famiglia europea ebrea che parte dall'Olocausto, dai campi di sterminio nazisti, per arrivare all'oggi in una Berlino contemporanea dove speriamo invece che la convivenza in una società multiculturale sia possibile".
Dieci giorni di programmazione, in platea (al Rossetti, al Cinema Ambasciatori e al Miela), ma con una parte cospicua anche online, la rassegna triestina propone film, cortometraggi e documentari di 37 Paesi del Centro ed Est Europa. Quello che si vedrà quest'anno a Trieste è un cinema giovane, con tante opere prime e seconde, fatto spesso da autrici e registe donne. In concorso anche due titoli sloveni. "Un film molto sottile, 'Orchestra' di Matevž Luzar; una commedia ma con degli spunti di riflessione e anche una critica verso una società apparentemente serena ma ipocritamente, se vogliamo, anche razzista", racconta ancora Nicoletta Romeo. "E poi un documentario, 'Riconciliazione', di Marija Zidar, regista con un passato da giornalista che ci racconta le faide in un paese dell'Albania. Due registi promettenti che speriamo di avere anche in futuro nel nostro festival".