Con l’avvio delle operazioni nei seggi olandesi si è aperta ufficialmente la maratona elettorale che nei prossimi quattro giorni porterà al rinnovo del Parlamento Europeo. In tutta Europa sono chiamato alle urne oltre 370 milioni di elettori.
Qualcuno però in Slovenia, così come in Finlandia, Estonia, e Svezia ha già potuto esprimere la propria preferenza grazie al voto anticipato, che consente di votare prima della data fissata, il 9 giugno in Slovenia, in alcuni seggi specifici. I 97 seggi sono rimasti aperti il 4 e 5 giugno e si potrà vitare anche oggi fino alle 19:00.
Poi ci saranno le giornate di voto ufficiali, in Slovenia su una sola giornata, il 9 giugno, mentre in Italia si vota su due giorni, comprendendo anche sabato 8.
Per chi è in possesso di una doppia cittadinanza, ci sarà la possibilità di decidere se votare per i candidati di un paese o dell’altro. I cittadini sloveni in possesso di cittadinanza italiana, ad esempio, potranno votare per i candidati in Italia nel comune di residenza dichiarato all’Aire, previa comunicazione, o presso le sedi diplomatiche.
Non è naturalmente possibile votare due volte, né per i candidati in Slovenia e nel paese della seconda cittadinanza, né per gli stessi candidati della stessa zona in Slovenia o nel paese di residenza. Chi lo facesse commetterebbe un illecito penale: il doppio voto è punito con la reclusione da 1 a 3 anni e con la multa da 52 a 258 euro.
Chi decidesse di votare per i candidati di un altro paese, potrà comunque recarsi ai seggi per votare i quattro referendum, dichiarando di aver già votato in un altro paese e ritirando solo le schede dei quattro quesiti referendari, che riguardano l’introduzione del diritto all'aiuto in caso di fine vita volontario, il voto di preferenza per l'elezione dei parlamentari alla Camera di Stato, la coltivazione e lavorazione della cannabis per scopi medici e l’utilizzo personale della cannabis.
Alessandro Martegani