Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha parlato oggi all'Università dell'Ulster ricordando l'importanza dell'accordo del Venerdì Santo, stipulato il 10 aprile di 25 anni fa, con il quale si sancì la fine del trentennale conflitto nordirlandese. Il suo discorso è stato incentrato sul ricordare agli irlandesi qual è stata la posta in gioco all'epoca e sull'importanza che si ritorni a dialogare in Irlanda del Nord. Sebbene Il presidente non lo abbia mai nominato il suo invito era chiaramente rivolto al partito unionista, DUP, che dopo le elezioni del maggio 2022 sta di fatto bloccando il ripristino di un'amministrazione con condivisione del potere nella provincia a gestione britannica.
Un modo questo per "calcare le orme di alcuni suoi predecessori", ci spiega Riccardo Michelucci autore del libro "Guerra, pace e Brexit. Il lungo viaggio dell'Irlanda". "Sappiamo che quasi tutti i presidenti degli Stati Uniti, anche Obama, avevano degli antenati irlandesi", spiega Michelucci, "e Joe Biden pare che sia il presidente più irlandese di tutti, perché circa una decina dei suoi 16 bisnonni provenivano proprio dall'Irlanda. Per lui, quindi, si tratta sicuramente di un viaggio della memoria della sua famiglia; ma anche, ovviamente di un viaggio strettamente politico. Non soltanto perché nel 1998, quando furono sottoscritti gli accordi di pace del Venerdì Santo, gli Stati Uniti con Bill Clinton ebbero un ruolo di primissimo piano nel processo di pace; ma anche perché la comunità irlandese degli Stati Uniti è da sempre molto numerosa e influente, e quindi Joe Biden cerca strizzare l'occhio a questa per un suo ritorno politico; appropriandosi in qualche modo di quello che fu un successo diplomatico degli Stati Uniti, che all'epoca ebbero un ruolo di primo piano nello scrivere la parola fine a quella che di fatto fu la più lunga guerra europea del Ventesimo secolo".
La visita di Biden proseguirà nei prossimi giorni nella vicina repubblica d'Irlanda. In questa occasione Biden andrà a visitare i luoghi natii dei suoi antenati.
Barbara Costamagna