L'offerta della premier May appare come una quasi totale accettazione delle richieste avanzate dal Labour di Jeremy Corbyn, in cambio del sostegno parlamentare per l'approvazione dell'accordo per la Brexit. A confermarlo è stata anche Ruth Davidson, leader dei conservatori scozzesi, sottolineando che è necessario arrivare ad un accordo prima delle elezioni europee.
Nelle elezioni locali di giovedì scorso i due maggiori partiti sono stati puniti per la loro incapacità di affrontare la sfida Brexit, mentre i conservatori non sono stati in grado di condurre in porto un divorzio ordinato dall'Unione europea, i laburisti non sono stati in condizione di opporvisi. "Se pensate che i risultati del voto rappresentino un campanello d'allarme, non sapete ancora cosa vi attende alle europee di fine maggio", ha avvertito ancora Davidson.
Nonostante ci sia ottimismo sull'esito finale delle trattative tra conservatori e laburisti, entrambi pesantemente penalizzati nelle elezioni amministrative, Downing Street sarebbe comunque più pessimista sui tempi necessari a chiudere la trattativa. La premier May ha comunque voluto sottolineare che il messaggio è semplice e chiaro, ovvero bisogna portare a termine la Brexit. Dello stesso parere si è detto anche Corbyn, secondo cui i parlamentari, che siano favorevoli o meno a lasciare l'Ue, ormai hanno capito che un accordo deve esser trovato ad ogni costo.
Maja Novak