L'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera incaricata della gestione e del controllo dell'area Schengen e dell'Unione europea, nota come Frontex, adopera le sue armi e risorse non per soccorrere i profughi e verificare che possano aver diritto alla protezione umanitaria, ma per attuare una guerra non dichiarata agli esseri umani, pur sapendo a quale trattamento andranno incontro se respinti. Lo scrive l'inviato in Bosnia ed Erzegovina del quotidiano milanese Avvenire. Gli equipaggi di Frontex, così l'articolo ripreso da altri media, puntano i teleobiettivi tra costoni, dirupi e fitte foreste segnalando poi alle squadre croate sul terreno, la posizione dei profughi con il compito di fermarli e farli tornare indietro. “La barriera tra Unione Europea e paesi balcanici è fatta anche di menzogne di stato che cominciano a sfaldarsi” scrive l'Avvenire. “Le ispezioni sul confine croato, disposte per assicurarsi che non vi siano violazioni da parte degli agenti, sono in realtà una farsa. Mai, infatti, gli ispettori erano riusciti a trovare conferma dei maltrattamenti. Ora sappiamo il perché: le ispezioni vengono concordate in anticipo“. E continua l'ammassamento dei profughi afghani e anche pakistani in campi improvvisati nel territorio della Bosnia ed Erzegovina, in condizioni disumane, assistiti dai volontari di vari enti e associazioni umanitarie.
Valmer Cusma