Foto: EPA
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In Germania si è aperta una crisi politica senza precedenti per un Paese noto per la sua stabilità. Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha licenziato il ministro delle Finanze, Christian Lindner, leader dei liberali della FDP, a causa della sua posizione rigida e intransigente riguardo al sostegno economico all'Ucraina, considerata troppo germano centrica. La decisione è giunta in un momento di intensa pressione politica globale, coincidente con la vittoria elettorale di Donald Trump negli Stati Uniti. Le tensioni all'interno della coalizione 'semaforo' composta dai socialdemocratici di Scholz, dai Verdi e dai liberati ossia dall'FDP, erano in crescita da mesi, alimentate da divergenze su politiche economiche e energetiche. La questione principale riguardava come colmare un buco da 40 miliardi nelle coperture per le misure che il governo avrebbe voluto attuare il prossimo anno. Il rifiuto del liberale Lindner di sostenere un piano proposto da Scholz per aumentare gli investimenti e ridurre i costi energetici è stato il punto di rottura. Scholz ha dichiarato pubblicamente che il ministro si è mostrato ostinato e poco disposto al compromesso, criticando il suo atteggiamento per essere stato eccessivamente focalizzato sulle dinamiche partitiche, in un momento di crisi internazionale ed economica. Dopo il licenziamento, l'FDP ha ritirato i propri rappresentanti dal governo, decretando di fatto la fine della coalizione. Scholz ha annunciato l'intenzione di richiedere il voto di fiducia al Bundestag il 15 gennaio, aprendo la strada a possibili elezioni anticipate a marzo 2025. Questo scenario potrebbe portare ulteriori turbolenze in un contesto europeo già segnato da sfide globali, come la guerra in Ucraina e le tensioni commerciali con gli Stati Uniti. Christian Lindner, seppur deluso dalla decisione, ha espresso la volontà di proseguire nella battaglia politica, dichiarando di voler contribuire al futuro del paese. Tuttavia, l'FDP deve affrontare un momento difficile, con i sondaggi che lo collocano al 4%, sotto la soglia di sbarramento per il Parlamento. Il vicecancelliere verde e ministro dell'Economia, Robert Habeck, ha cercato di rassicurare l'opinione pubblica, sottolineando che questa crisi potrebbe rappresentare un'opportunità per rilanciare l'economia tedesca e ridare slancio al governo. Tuttavia, il panorama politico appare incerto, e un recente sondaggio ha evidenziato che la maggioranza dei cittadini tedeschi non crede che l'attuale governo possa risolvere i problemi economici entro le prossime elezioni legislative fissate per il 28 settembre 2025.

Corrado Cimador