L'incontro ha segnato un momento cruciale per l'Unione Europea, che si trova a un bivio nel definire i propri rapporti con la nuova amministrazione statunitense e a tracciare una strada autonoma per il proprio futuro. I leader, pur riconoscendo l'importanza dell'alleanza transatlantica, hanno sottolineato con forza la necessità che l'Unione assuma un ruolo più proattivo sulla scena internazionale. Il Presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha affermato che l'Europa deve essere "padrona del proprio destino", dimostrando di essere in grado di prendere decisioni autonome e non dipendere dalle scelte politiche altrui. A ribadire la necessità di un'istituzione comunitaria unita e forte anche la Presidente della Commissione Ursula von der Leyen. Ha poi espresso la volontà di collaborare a pieno ritmo con il neoeletto Donald Trump, ma ha anche evidenziato di voler definire chiaramente gli interessi comuni e lavorare in condizioni di uguaglianza. Intervenendo al dibattito, il Presidente francese Emmanuel Macron ha auspicato una maggiore assertività dell'Europa, ponendo l'accento sul costruire una politica di difesa comune e autosufficiente. Pur riconoscendo la legittimità delle diverse posizioni nazionali, ha invitato gli Stati a superare le divisioni e a cooperare più strettamente in ambito militare, al fine di garantire la sicurezza e la prosperità del continente. In questo modo, ha detto ancora Macron, l'Europa potrebbe svolgere un ruolo più incisivo nella gestione delle crisi e affermare la propria leadership sul piano internazionale. Il Segretario generale della NATO Mark Rutte, anch'egli presente all'incontro, ha lanciato un appello per aumentare le spese belliche e far fronte alle sfide e "minacce" poste da potenze come Russia, Cina e Corea del Nord, che mettono a rischio la stabilità globale. In seguito alla vittoria di Trump, Rutte si aspetta nuove discussioni sul budget per la difesa, concordando con il repubblicano sulla necessità di superare la soglia del 2% del PIL. In conclusione, dal vertice è emersa chiaramente la volontà dei leader di costruire un'Europa più resiliente e in grado di superare le difficoltà.
Alessia Mitar